Volla, Annone: “Il fallimento della politica di Viscovo dopo appena 7 mesi”

Piazza a Volla, ma anche crisi politica, spaccatura in maggioranza, cambi di casacca, insomma, tutto quanto riguarda la vita amministrativa della cittadina alle porte del Vesuvio in una chiacchierata con Giuseppe Annone, ex assessore ai lavori pubblici del comune di Volla ed esponente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

“C’è bisogno di un maggiore coinvolgimento dei cittadini e delle forze politiche” queste le parole ferme di Giuseppe Annone. Con uno sguardo quasi sconfortato continua così “la Politica con la P maiuscola sta finendo, non perché non ci sono più gli uomini che la fanno, ma per le modalità con cui è portata avanti oggi. La metodologia, i criteri  per  fare le cose. Non c’è più la partecipazione che avvolge tutto il tessuto sociale cittadino, giovanile, e questo è sbagliato. Come può, un giovane, pensare di avvicinarsi alla politica?”

Questo discorso può essere in qualche modo ricollegato agli ultimi avvenimenti che sono stati sovrani pochi giorni fa?

“Il tema ‘Piazza’ a Volla è molto caro sia ai cittadini che all’amministrazione. Non entro nello specifico dei fatti ma, sicuramente, poteva esserci una differente gestione politico-amministrativa. Per differente intendo, comunicare con i cittadini così come con le forze politiche, tutte. I cittadini chiedono la piazza, il paese la richiede ma con una partecipazione più inclusiva. Se le amministrazioni precedenti non l’hanno costruita è solo per un unico motivo: non volevano portare avanti una metodologia come questa adottata dal sindaco Viscovo”.

Cosa ne pensa, invece, dei fatti avvenuti lunedì in consiglio comunale?

“Quanto successo si può ritenere grave. Dopo soli sette mesi non si può arrivare ad avere una maggioranza composta da solo neve consiglieri, di cui la quota maggiore facenti parte della lista civica del primo cittadino. Gli altri sono già lontani; sembra quasi che il progetto sia diventato già sabbia. Col fare ‘politico’ sarebbe stato diverso, un maggiore dialogo sarebbe stato d’obbligo perché ci sono regole da rispettare. Con le liste civiche, invece, viene a mancare proprio quella che è la comunicazione e così va tutto in fumo.

La maggioranza Viscovo non è riuscita ad andare compatta oltre i mesi iniziali di insediamento e ha dovuto chiedere appoggio ad un uomo che è di ‘partito’ per poter approvare un atto in consiglio comunale.

Questo va ad avvalorare ulteriormente la tematica del fallimento delle civiche avulse dalla politica. Il progetto iniziale di eliminazione dei simboli di partiti, ad oggi, quindi è sfumato insieme alla maggioranza d’insediamento”.

Le sue ultime considerazioni sul tema quali sono?

“Mi dispiace e non poco per l’attuale situazione amministrativa e spero che le cose, per il bene di Volla, possano migliorare, ma la condizione in cui versa adesso l’amministrazione non mi lascia ben sperare in un percorso duraturo.

Una maggioranza composta da soli nove uomini non è sicuramente delle più forti. Spero che con lo stesso impegno messo in essere per la Piazza, si vada ad intervenire sulle villette pubbliche, che al momento sono chiuse, sul campo sportivo, sulla tendo- struttura, sul pulmino dei disabili e su tutte le altre questioni aperte. Ad oggi, in effetti, l’amministrazione non spicca per dinamismo. Se questo è amministrare con le liste civiche allora è meglio che si ritorni al più presto ai partiti”.

Al momento appare chiara un’unica cosa, gli unici a perdere in questa situazione sono i cittadini, che pochi mesi fa avevano votato un’altra maggioranza, e la città, che rischia, quantomeno, un inesorabile andamento lento.

Maria Rita Borruto

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