Caos Scavi di Pompei: interviene l’Autorità di garanzia per gli scioperi

Caso “scontro” tra sindacato e Soprintendenza degli Scavi di Pompei: è intervenuta nelle scorse ore l’Autorità di garanzia per gli scioperi. Una delle principali indicazioni contenute nella lettera inviata al soprintendente Massimo Osanna è “tutelare sempre i visitatori, anche durante le assemblee sindacali”.

Dopo le recenti polemiche sugli stop agli ingressi arriva quindi un segnale dall’Autorità di garanzia. Nella lettera si chiede a Osanna di trovare un’intesa con i sindacati sulle prestazioni indispensabili da garantire in caso di sciopero, e comunque, in attesa di tale accordo o nell’impossibilità di raggiungerlo, di adottare le misure necessarie per la garanzia di tali prestazioni, senza escludere il ricorso al differimento delle assemblee sindacali “in presenza di eventuali condizioni eccezionali e motivate”.

L’Autorità spiega di aver voluto inviare “alcune precisazioni in tema di assemblee sindacali”, pur a fronte della decisione di revocare quella già prevista per il 9 febbraio (giorno della visita del commissario Ue Cretu e di alcuni ministri), “qualora si dovessero ripresentare situazioni quali quelle paventate”.

La Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali è un’Autorità amministrativa indipendente con il compito di vigilare sul corretto contemperamento dell’esercizio del diritto di sciopero nei cosiddetti servizi pubblici essenziali, con il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati, alla vita, alla salute, alla libertà ed alla sicurezza, alla libertà di circolazione, all’assistenza e previdenza sociale, all’istruzione ed alla libertà di comunicazione.

Da ricordare che parallelamente alle tensioni con i rappresentanti dei lavoratori, sugli Scavi di Pompei e in particolare sul recente crollo del muretto di una domus, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta.

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