Primarie, manca ancora il candidato Pd, Passeggia: “Perdere fa parte del gioco”

Primarie del centrosinistra a Torre Annunziata: nuova puntata. Dopo lo sfogo del segretario Pd, Ciro Passeggia, che in seguito al “bersagliamento” del partito ha attaccato la stampa e “chi soffre di un complesso di inferiorità nei suoi confronti”, lo stesso ha specificato che il “riferimento era soprattutto a coloro che hanno utilizzato espressioni aggressive senza una ragione valida”.

Il nocciolo della questione riguarda le voci che descrivono il Pd spaccato. Due sono essenzialmente gli indizi: le primarie, inizialmente stabilite per il 19 febbraio, sono state rinviate e verranno celebrate domenica 26 febbraio; inoltre a meno di una settimana dallo scadere dei termini per la presentazione dei candidati non c’è ancora una convergenza sul nome unico da appoggiare.

A dispetto di quanto si dica però, Passeggia sostiene che il partito di maggioranza sia “democratico anche nei fatti”; dunque la scelta del candidato per le primarie avverrà in base a criteri di esperienza e competenza.

Sabato 11 scadrà il termine ultimo per la formalizzazione dei partecipanti alla corsa elettorale. Qualora la selezione interna non sarà avvenuta, la possibilità di far candidare entrambi si concretizzerà. A nulla sarà valso il rischio della più facile vittoria del nome portato dagli alleati di coalizione, Carmine Alfano, causato da una strategia politica diretta al massacro: il Pd si assumerà le sue responsabilità.

“Le primarie – conclude – sono uno strumento necessario affinché la democrazia interna possa realizzarsi. In questo modo diamo la possibilità di poter competere per una carica, quella di sindaco di Torre Annunziata. Perdere fa parte del gioco”.

Roberta Miele

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