Due fucili nel cofano dell’auto: arrestato 39enne ad Acerra

I poliziotti in servizio presso il commissariato di Acerra hanno tratto in arresto un 39enne pregiudicato in quanto ritenuto responsabile di detenzione illegali di armi comuni da sparo. Gli agenti hanno proceduto al fermo dell’uomo nel corso di un controllo sulle autovetture in via Paganini.

Durante la perquisizione del veicolo, abilmente nascosti in una custodia di plastica, sono stati rinvenuti due fucili, nello specifico una doppietta calibro 32, e un “Bernardelli” calibro 9 semiautomatico entrambi con matricola abrasa. Dopo il sequestro delle armi il 39enne è stato associato al carcere di Napoli Poggioreale.

La polizia ha già avviato alla sezione competente i due fucili per gli accertamenti di rito atti a comprendere se il materiale offensivo da fuoco sequestrato possa essere stato utilizzato in recenti agguati di camorra.

L’operazione si colloca nell’ottica di massima allerta da parte delle forze dell’ordine nella zona: si temono infatti nuovi conflitti tra vecchi clan della camorra e nuovi gruppi emergenti per il controllo degli affari illeciti sul territorio.

Un particolare questo che spingerebbe pregiudicati dei luoghi a girare armati per “difesa personale”: secondo “radio mala” per eludere i controlli da parte delle forze di polizia pezzi da 90 del sistema nasconderebbero pistole e fucili in punti strategici della zona sotto il loro controllo criminale in modo da averli sempre a portata di mano.

Un dato che se confermato la direbbe lunga sul livello di guardia adottato da chi sa di poter finire nel mirino di killer affiliati a clan rivali. Gruppi di fuoco, spesso composti da giovanissimi poco più che adolescenti, capaci di colpire ovunque e a qualsiasi ora del giorno.

Le ultime rivelazioni dei pentiti, tra cui l’ex ras dei “capitoni di Miano” Carlo Lo Russo, hanno evidenziato come da Napoli centro storici sodalizi criminali estendessero i propri interessi all’hinterland vesuviano grazie all’appoggio di potenti clan della provincia.

Continua incessante il lavoro degli 007 della polizia sul territorio: si tenta di prevenire agguati di camorra troppo spesso consumati in pieno giorno tra innocenti cittadini che ormai vivono nel terrore d trovarsi al posto sbagliato ne momento sbagliato.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.