A Volla “Piazza degli Artisti” si farà. “Ma a che prezzo?” commenta Vaccaro (M5S)

Sergio Vaccaro

Dopo il divorzio in casa Viscovo, non accennano a spegnersi le polemiche sulla questione piazza, tema molto sentito e discusso in queste settimane. Sarà perché caro sia ai cittadini che alle diverse forze politiche, sarà perché negli anni è stato un argomento costante che non ha trovato mai un’effettiva realizzazione, l’annuncio della realizzazione della piazza sta registrando una miriade di puntualizzazioni, sottolineature e polemiche.  

Nell’ultimo consiglio comunale, c’è stata la decisione che sembra dovrebbe dare un volto nuovo alla cittadina: sì, la piazza si farà. “Ma a che prezzo?” commenta Sergio Vaccaro, consigliere comunale pentastellato di Volla.

«Precedentemente, durante un consiglio comunale, avevo chiesto se fosse stato possibile poter fare una fotografia del territorio per poi capire cosa fosse necessario e cosa no, soprattutto alla luce della richiesta di un costruttore di erigere contestualmente due edifici. Tutto questo – continua il consigliere – al fine di evitare una cementificazione massiccia ma, non ho ricevuto una risposta soddisfacente. Ho più volte chiesto, inoltre, di fermarci e discutere meglio la questione, non c’era alcun bisogno di fare corse ed affannarsi trascurando la partecipazione sia politica che della cittadinanza. La piazza non è uno yogurt che ha una scadenza e deve essere consumato, è un tema delicato che richiede la condivisione di tutti e da tutti».

In città ha diversi punti di aggregazione come quello in via Famiglietti, dove ci sono alcune panchine oppure il Parco Vesuvio che ha una superficie maggiore e veniva un tempo utilizzato dai giovani per ritrovarsi, sottolinea ancora Vaccaro.

«Volla non è lacunosa di una piazza ma piuttosto di una villa comunale attrezzata. Creare una distesa di cemento con panchine e portici non va a valorizzare la città ma probabilmente solo una parte di essa, in particolare quella dei territori adiacenti alla nuova piazza dove, sembra, stiano per arrivare alcune richieste di concessioni edilizie».

Un paese quindi con tanti piccoli luoghi d’incontro che potrebbero sostituire la piazza se solo fossero migliorati e una futura piazza che lo stesso Vaccaro chiama in maniera ironica “Piazza degli artisti”: «…ho ironizzato sul nome a causa del complesso impianto normativo che c’è dietro e, del troppo poco tempo che abbiamo avuto per poter studiare e capire a fondo il tutto. Per la gestione, insomma, di tutta la vicenda che appare un vero capolavoro.

Per quanto riguarda, invece, il nome reale della struttura – continua il consigliere – pare sia stato già deciso: sarebbe stato molto più carino richiedere la partecipazione dei cittadini, magari coinvolgendoli attraverso una votazione, vista l’importanza di questa struttura e soprattutto perché era un progetto di cui si discuteva da anni».

Al momento l’opposizione ha inviato tutti gli atti alle opportune sedi per avere risposte più dettagliate alle domande fatte circa la legittimità di questa scelta dell’amministrazione.

«Mi sono continuamente confrontato – aggiunge Vaccaro – entrando nel tecnico, anche con persone competenti in materia e ho riscontrato dei limiti circa la volumetria del progetto. Ci sono dei problemi di traslazione poiché le zone interessate hanno ubicazioni differenti e questo non può verificarsi».

Procedono invece i lavori di riqualificazione di via Palazziello. «Quella che è la conclusione a lieto fine degli interventi relativi a questa strada ha tutto un percorso alle spalle iniziato già nel 2014 con l’amministrazione Guadagno. All’epoca ci fu un bando sulla questione. Organizzammo una raccolta firme, proprio per capire se l’azione da intraprendere fosse di competenza comunale o regionale.

La questione si chiarì proprio per strada, ma non ricordo di aver visto l’attuale sindaco, allora consigliere di opposizione, in strada al fianco dei cittadini e di quanti si stavano battendo come noi. Per completare l’opera mancava solo una firma che è arrivata solo ora».

Poi il consigliere pentastellato punta il dito contro l’amministrazione, rea, a suo dire, di poca attenzione nei riguardi dei cittadini, contrariamente a quanto sempre dichiarato sin dalla campagna elettorale. «Sono arrivate nelle mie mani da poco, alcune osservazioni, proprio sull’area d’interesse, da parte di un cittadino che allegava anche numerose firme. Il documento è stato depositato in comune, stando alla data, il 20 settembre: mai prese in considerazione da nessuno».

Un’attenzione al cittadino quindi che sembra vacillare unita ad uno scarso coinvolgimento delle forze politiche «Non credo che l’amministrazione arrivi a fine mandato – conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle – a me dispiace e non poco, poiché non ho pregiudizi nei loro confronti, anzi cerco di essere partecipe e presente, tendendo la mano in tutti i modi possibili anche perché l’obiettivo è comune: quello di lavorare e produrre vantaggi per la città e per i cittadini quanto più possibile. Purtroppo scarseggia l’attenzione alla popolazione, il rendere tutti partecipi a cominciare da tutte le parti politiche. Manca lo spirito giusto, sembrano menti vecchie anche se i corpi non lo sono».

Maria Rita Borruto

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