Le riflessioni dopo Napoli-Real Madrid e l’uscita dalla Champions

napoli real madridIl Napoli esce sconfitto dal San Paolo, una sconfitta che brucia ma che allo stesso tempo consegna al team di Sarri le chiavi del futuro; ebbene si, il futuro è a tinte azzurre; il Napoli ha messo sotto il Real Madrid per 50 minuti in un modo eclatante; mai i blancos si sono visti così in difficoltà, in balia del pressing azzurro, gli uomini di Zidane non sono stati capaci di far tre passaggi di seguito ma allo stesso tempo bisogna dare i giusti meriti al team di Florentino Perez che ha saputo difendere e spazzare via il pallone da provinciale, dimostrando grande umiltà e maturità nella gestione del match a differenza del Napoli, ancora incapace di saper amministrare una partita intera che è bene ricordare dura 90 minuti e non 50.

Il calcio moderno insegna che per vincere i titoli, l’impianto di gioco è importante, ma ancor più importante è avere giocatori capaci di determinare l’inerzia di una partita con una giocata; Sergio Ramos è uno di questi, il migliore al mondo sui colpi di testa, un uno-due che tramortisce gli azzurri in cinque minuti, il terzo gol avviene a giochi fatti, una rete inutile tanto quanto l’esultanza di Morata che col dito indice zittisce i tifosi napoletani vincitori morali sia all’andata che al ritorno, una passione senza eguali che ha accompagnato la squadra di Sarri nei 180 minuti di gioco contro il Real. Un tifo maturo e civile che non ha creato disagi di ordine pubblico né a Madrid, né a Napoli; un tifo che ha accolto con rispetto e curiosità il Real Madrid dall’aeroporto di Capodichino fino all’albergo situato al centro storico. Un tifo che ha mostrato più maturità del presidente De Laurentiis, fuori luogo con le dichiarazioni che hanno accompagnato i post match dell’andata e del ritorno.

Ritornando alla partita, possiamo riscontrare una netta superiorità del centrocampo azzurro su quello del Madrid, Cristiano Ronaldo e Bale erano a metà servizio, così come i terzini del Napoli incapaci di mettere durante l’intero arco della partita un solo cross in area di rigore. Callejon evanescente, mentre Koulibaly, imbattibile nell’uno contro uno, possiede gravi carenze sui colpi di testa sia quando si tratta di attaccare che quando bisogna difendere. Insigne il migliore in campo nel primo tempo, ha creato scompiglio nella difesa madrilena, mentre Mertens fa sognare il popolo del San Paolo siglando la rete dell’1-0 dopo un’azione fantastica dei partenopei conclusasi con l’assist di Hamsik.

Contro il Real, serviva la partita perfetta invece sono stati commessi troppi errori individuali in fase di impostazione, il Napoli anche nel primo tempo ha perso alcuni palloni sanguinosi, su uno di questi errori, nel primo tempo Cristiano Ronaldo grazia gli azzurri colpendo il palo, nel secondo tempo da un passaggio errato di Hamsik scaturisce il calcio d’angolo dal quale va a realizzarsi il primo gol di Ramos.

Dominare il Real e perdere su due calci d’angolo sa di beffa ma il Napoli da questa partita esce con la consapevolezza di poter diventare una grande del calcio europeo nel prossimo futuro, ovviamente bisognerà intervenire sul mercato per ridurre ancora di più il gap coi top club anche se c’è da dire che in dodici anni molto è stato fatto e portare il Real Madrid al San Paolo è motivo di vanto a prescindere dal risultato.

La sfida al Real Madrid è stata fondamentale per dare ai giocatori del Napoli ulteriore esperienza internazionale che potrà essere utile per la prossima stagione. Il Napoli, ormai fuori dalle competizioni europee dovrà concentrarsi sul campionato per agguantare il secondo posto che fino alla settimana scorsa era da considerarsi una chimera, ma la vittoria inaspettata in casa della Roma impone al Napoli di crederci fino alla fine visto che il secondo posto garantirebbe anche per la prossima stagione la Champions diretta e senza le distrazioni europee, il Napoli può davvero farcela visto che la Roma, a differenza degli azzurri, è ancora in corsa per l’Europa League e dunque sarà costretta a dissipare ulteriori energie sia fisiche che mentali.

La stagione del Napoli non si riduce solo al campionato, infatti, il 5 aprile gli azzurri dovranno affrontare la Juventus per la semifinale di ritorno di Coppa Italia; i partenopei tenteranno in tutti i modi di battere la Juve per accedere alla finale e provare ad alzare la Coppa; impresa ardua ma non impossibile visto il 3-1 dell’andata ma gli azzurri se dovessero ripetere la prestazione del primo tempo fatta col Real, potranno davvero portarsi la vittoria a casa contro i bianconeri.

La stagione del Napoli è dunque ancora nel vivo, è stato bello affrontare il Real ma adesso la testa deve essere rivolta al campionato e al secondo posto che tutto sommato non è poi così distante.

Alessandro Di Napoli

 

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