Gragnano, tornano i giudici di pace. Il ministro Orlando: “Tassello del progetto generale”

 

gragnano giudici di pace orlandoA Gragnano tornano i giudici di pace: ad inaugurare gli uffici poco fa anche il ministro Andrea Orlando.

“Sono qui per ringraziare i sindaci del comprensorio – ha detto Orlando – che hanno voluto fortemente la riapertura di questo ufficio che è uno dei tanti uffici riaprendo per garantire il miglior funzionamento della giustizia a livello locale”.

La cerimonia di riapertura si è tenuta alle ore 17 presso l’aula consiliare del Comune di Gragnano. All’evento, oltre al ministro Orlando, hanno partecipato: il sottosegretario di Stato alla Difesa Gioacchino Alfano; il presidente della VIII Commissione Csm Nicola Clivio; il membro del Dipartimento della Riorganizzazione Uffici Giudiziari Gioacchino Natoli.

Hanno partecipato il presidente della Corte d’Appello di Napoli Giuseppe De Carolis; il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Napoli Luigi Riello; il presidente del Tribunale di Torre Annunziata Ernesto Aghina; il procuratore capo di Torre Annunziata Alessandro Pennasilico; il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata Gennaro Torrese; il presidente dell’Associazione Forense di Gragnano Mario Afeltra.

“Questo è solo un tassello del progetto generale di miglioramento del sistema giudiziario. – ha continuato il ministro Andrea Orlando – Nei prossimi mesi accoglieremo nuovi funzionari giudiziari per colmare una carenza di organico pari a 9mila unità. Sarà la più grande immissione di personale giudiziario degli ultimi 30 anni. Stiamo cercando di professionalizzare ulteriormente il ruolo dei magistrati onorari.

Ritengo che non risolveremo la crisi della giustizia se prima non risolveremo anche la crisi dell’avvocatura. 240mila avvocati sono troppi ed il livello di litigiosità processuale resta troppo alto. Il processo deve essere l’ultima ratio, occorre infatti rafforzare gli strumenti per prevenire, mediare o risolvere i conflitti in via stragiudiziale”.

“Torna un importante presidio di legalità per il territorio, – ha dichiarato il sindaco di Gragnano Paolo Cimmino – la chiusura fu una scelta dannosa ed incomprensibile da parte della commissione prefettizia. Dobbiamo ringraziare molte persone a cominciare dall’ordine degli avvocati.

I Comuni del circondario (Agerola, Casola di Napoli, Gragnano, Lettere, Pimonte, Santa Maria la Carita, Sant’Antonio Abate) si sono impegnati a coprire le spese di personale e gestione degli uffici. Si tratta di uno sforzo importante dell’intera collettività”.

Carmine Iovine

 

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