“E’ stata scritta una pagina brutta così come anche settimana scorsa quando non ci hanno permesso di svolgere i lavori consiliari. Qui, però, va detta una cosa: noi ci siamo assunti il compito di far andare avanti la città ed è bene che si sappia che la mia squadra di governo non si farà intimidire da strumentalizzazioni create ad arte anche dietro le spalle dei lavoratori”. E’questo il commento del sindaco Toni Pannullo al termine del consiglio comunale dopo l’approvazione della manifestazione di interesse su Antiche Terme.
“E’ chiaro che noi vogliamo lavorare e abbiamo fatto capire che siamo diversi rispetto al passato. Non c’è il re al comando di qualcosa. Noi rispettiamo tutti e abbiamo depositato questo provvedimento il 15 dicembre ed è stato discusso per tre mesi. Ora non possono dire che non lo conoscono. Abbiamo consentito la discussione con la presenza anche dei lavoratori e abbiamo ascoltato tutti. Tutte le azioni democratiche sono state prese” conclude il primo cittadino di Castellammare.
Durante il consiglio comunale a porte chiuse, però, anche il consigliere Iovino ha voluto commentare l’accaduto: “Noi eravamo qui oggi per parlare di Antiche Terme e no di Sint o di altri fattori. Ci sarà il tempo per farlo. L’opposizione, ancora una volta, come successe durante l’approvazione del bilancio, ha preferito lasciare l’aula non dando vita ad un dialogo costruttivo con la città. Ed è bene ribadire ancora una volta la volontà di questa amministrazione: noi vogliamo preservare tutti i livelli occupazionali ma è opportuno partire da qualche cosa. Non potevamo e non abbiamo inserito all’interno del project la famosa clausola sociale ma studieremo altre opportunità per tutti i lavoratori esclusi dal ciclo produttivo. Sui debiti di Sint, poi, avremo modo di discutere”.
Arrabiatissimi, invece, i consiglieri del Movimento 5 Stelle: “Una pagina bruttissima della politica della nostra città. Abbiamo provato a prendere la parola in aula fin dall’inizio dei lavori consiliari ma nessuno ce lo ha permesso, soprattutto il presidente Melisse che ha fatto parlare tutti tranne noi. Centrodestra e centrosinistra si e noi no. Noi abbiamo cercato di far capire che è un presidente indegno ma nessuno ci ha capito. Ha iniziato la discussione e l’ha fermata da solo: è inaccettabile”.
Gaetano Cimmino e Salvatore Vozza hanno commentato con un semplice: “E’ una vergogna”. In modo particolare, il secondo ha avuto un forte scontro con il sindaco Toni Pannullo per i toni con i quali quest’ultimo si stava rivolgendo all’assise. “Se i lavoratori devono abbassare i toni, caro sindaco, il primo sei proprio tu!” ha urlato l’ex sindaco mentre usciva dall’aula.