La “stranezza”, la complessità ed anche il fascino del calcio…
Il Napoli costruisce gioco d’attacco, la Juventus organizza linee difensive e la partita finisce 1 a 1.
Nel posticipo domenicale della 30/a giornata del campionato di calcio di Serie A, disputato nello stadio San Paolo, i bianconeri in vantaggio con Sami Khedira, in apertura di partita, ma raggiunti nella ripresa dalla rete di Marek Hamsik. I partenopei restano a -10 dai bianconeri, la Roma a -6. Mercoledì ci sarà spazio per un nuovo episodio della sfida infinita tra azzurri e bianconeri nella semifinale di ritorno della Coppa Italia.
Con una sola azione degna di nota la Juventus strappa un pareggio contro un buon Napoli in splendida condizione fisica che pressa alto per 70 minuti.
Molto bene Insigne che con Hamsik cuce il gioco per tutto il primo tempo dedicandosi anche ad ottimi recuperi nei ripiegamenti difensivi.
Molto bene Allan e Jorginho, bene la difesa che commette un solo errore sul gol della Juventus per non aver scalato su Pjanic, ma annulla totalmente Higuain isolato, fantasma nel secondo tempo.
Bene Sarri nella gestione dei cambi, complessivamente bene l’arbitro che sbaglia solo l’applicazione del vantaggio su un presunto fallo di Higuain su Albiol nell’occasione del gol bianconero, ma tiene con personalità ed equilibrio una partita difficile.
Al Napoli è mancata un po’ di fortuna. Otto occasioni da rete, un paio clamorose, ed un’infinità di cross in area non sono bastati a regalare una giusta vittoria ai partenopei.
Prima della partita la parentesi Higuain con il suo ritorno “sul luogo del delitto”. Appena i giocatori della Juventus sono spuntati dal nuovo ingresso delle squadre all’altezza del centrocampo, i quasi 50.000 tifosi già presenti allo stadio hanno fatto partire una lunghissima sequenza di fischi che ha accompagnato i movimenti del Pipita, ultimo a entrare in campo. L’argentino non si è voltato verso le tribune e ha subito preso un pallone, cominciando a palleggiare mentre i fischi proseguivano.
E.C.