Castellammare, Carta di Pisa: slitta la firma dei consiglieri. Le associazioni: “Chi si sta opponendo?”

carta di pisaA pochi giorni di distanza dall’ultima lettera, indirizzata sempre al primo cittadino stabiese Antonio Pannullo, le associazioni dell’Asharam continuano a chiedere spiegazioni per la mancata firma dei consiglieri sull’importante Carta di Pisa. La giunta comunale, in tempi brevissimi, ha provveduto alla firma mentre in consiglio comunale, nonostante siano passati i normali 100 giorni, ci sono continui slittamenti.

“Ci preme innanzitutto sottolineare – spiegano “la Casa della Pace e della Nonviolenza”, “Presidio stabiese di Libera”, “Gli Amici della Filangieri”, “Circolo Legambiente Woodwardia” – ancora una volta pubblicamente che lei e la sua giunta avete aderito alla “Carta” a pochi giorni dall’insediamento, a testimonianza del forte impulso che la sua amministrazione intende imprimere alla lotta alla corruzione, e siamo quindi certi che è sua volontà portare l’approvazione della “Carta” alla discussione del Consiglio Comunale, cosi come Lei, e tutti gli altri candidati a Sindaco che oggi siedono in consiglio comunale, si impegnarono a promuovere durante la scorsa campagna elettorale.

Resta ora la discussione in consiglio e quindi l’adesione alla “Carta” da parte dei singoli consiglieri comunali, che sarebbe dovuta avvenire entro i primi 100 giorni dalla costituzione del consiglio stesso, e considerando il fatto che i 100 giorni sono scaduti ormai da circa 6 mesi, ci sorge naturale il dubbio che ci siamo resistenze che ci sembra opportuno rendere pubbliche”.

“Pertanto le chiediamo – continuano -, cortesemente ma formalmente, di indicarci la data in cui la “Carta” sarà finalmente inserita e discussa in consiglio, possibilmente come primo punto all’ordine del giorno onde evitare ulteriori slittamenti. Se quanto da noi richiesto esula dalle sue responsabilità, le chiediamo di indicare pubblicamente i motivi (o i consiglieri) che stanno ostacolando questo processo di moralizzazione, nel rispetto degli obblighi di trasparenza verso i cittadini, che il codice stesso le impone”.

Nelle prossime ore, probabilmente, ci sarà anche la risposta da parte dell’amministrazione comunale su quello che sta diventando un vero e proprio caso istituzionale. Si ricorda, comunque, che l’approvazione della Carta di Pisa doveva avvenire lo scorso 23 marzo ma a causa dello sgombero dell’aula voluto dalla maggioranza e a causa dell’abbandono del consiglio delle opposizioni, venne nuovamente rimandato. Nè il 24 e neanche il 31 marzo, comunque, il documento è stato discusso.

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