Castellammare, Giovanni Nastelli lascia “Progetto Stabia” e passa al Partito Democratico

nastelliNovità nella maggioranza a sostegno del sindaco Toni Pannullo a Castellammare di Stabia: il consigliere comunale, Giovanni Nastelli, eletto nelle file della lista “Progetto Stabia”, ha ufficializzato il suo passaggio nel gruppo consiliare del Partito Democratico.

Il primo partito del centrosinistra ora conta ben sette consiglieri: Nastelli si aggiunge, infatti, a Francesco Iovino, Rosanna Esposito, Eduardo Melisse, Roberto Elefante, Rosario Cuomo, Giusi Amato. Del passaggio di Nastelli nelle file dei Dem, si era vociferato già nei giorni scorsi ma solamente oggi è arrivata la conferma che tutti aspettavano. Un altro “colpo”, invece, che subisce “Progetto Stabia” che era entrato in consiglio comunale con tre consiglieri e che ora si ritrova con la sola Tina Donnarumma. Infatti, come Nastelli, anche Ciro Cascone, alcune settimane fa, aveva manifestato la volontà di passare nelle file del Gruppo misto aderendo a Campania Libera.

Si tratta, comunque, di una semplice e normale staffetta in maggioranza, come le tante altre che ci saranno nei prossimi mesi, ma che non rovina gli equilibri all’interno della maggioranza. Maggioranza che, fin dal momento del suo insediamento, sta lavorando attentamente per risolvere le problematiche della città e che si è dimostrata, più di una volta, compatta nei momenti critici che ci sono stati (basti pensare al caos Terme). Pannullo, quindi, può contare su una squadra di governo sicuramente unita e pronta a portare avanti il percorso iniziato ormai un anno fa nonostante questi piccoli cambiamenti che avrebbero potuto minare l’ordine interno.

Nastelli, tuttavia, ha avuto un ruolo importante (così come Rosanna Esposito e molti altri esponenti dell’assise stabiese) per la riapertura di Villa Gabola di una settimana fa: come spiegato anche dal sindaco Toni Pannullo, l’intervento del consigliere e di tutta la giunta comunale ha reso possibile l’apertura del polmone verde del rione San marco chiuso per troppi anni e abbandonati all’incuria oltre che ai vandali.

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