Si continua a parlare di Angela Celentano, a distanza di più di venti anni dalla sua scomparsa. E se ne parla addirittura dal Messico.
Quindi, non solo a livello nazionale, grazie al continuo lavoro della mamma della ormai ventitreenne Angela; Maria Celentano, infatti, negli anni ha fatto l’impossibile affinché non scemasse l’attenzione dei media in primis, e delle coscienze degli uomini poi, sulla triste vicenda che sconvolse la sua famiglia nell’agosto del 1996. E’ da allora che non si hanno più notizie di Angela Celentano, da quando fu inghiottita dal silenzio del Monte Faito su cui era in gita con la sua famiglia.
E’ riportata da tutti i quotidiani messicani la notizia che sta velocemente girando anche qui. Il Messico, tramite la procura generale, offre tre milioni di pesos, quasi centocinquantamila euro, a chiunque abbia notizie e informazioni utili a sbrogliare la fitta matassa che intreccia la scomparsa di Angela Celentano da Vico Equense con la vita di o su Celeste Ruiz, la misteriosa ragazza che nel 2010 affermò di essere proprio Angela, di trovarsi in Messico e di non voler essere più cercata.
Non è nuova la notizia di una ricompensa delle autorità messicane verso i conoscitori di informazioni veritiere sul caso. Nell’estate scorsa, il Messico offriva circa ottantamila euro in cambio delle stesse cose: nuove su questa misteriosa intessitura. Il Paese sudamericano ha, a distanza di mesi, rincarato la cifra che potrebbe risultare più appetibile a chi possiede novelle specie su Celeste Ruiz, la ragazza messicana che a partire dal maggio 2010 contattò via web i genitori di Angela Celentano, sostenendo di essere loro figlia prima di sparire nel momento in cui l’Interpol provò a mettersi sulle sue tracce.
Il Messico intende fare chiarezza sulla nube di silenzio che avvolge la famiglia Ruiz coinvolta dal 2010 nell’affaire Celentano: ai Ruiz si è risaliti seguendo le tracce informatiche delle mail inviate da una abitazione messicana alla famiglia Celentano.
Qualche passo indietro: i genitori di Angela Celentano raccontano che nel 2010 al loro personale indirizzo di posta elettronica arrivarono delle mail in cui una ragazza navigando in rete, si era soffermata sul sito aperto dalla famiglia di Angela. La ragazza raccontava di vivere all’estero e diceva di essersi riconosciuta nella storia e nelle foto visionate in rete, perché lei stessa sapeva di essere stata adottata.
La ragazza diceva di essere convinta di essere Angela Celentano, rassicura sul fatto di stare bene dove stava, di avere una famiglia, e che voleva rimanere lì con la famiglia con cui viveva da 12 anni, quindi in Messico. Le mail furono varie, a tenere la corrispondenza era stata principalmente un’altra figlia dei Celentano, Rossana. A conclusione delle mail la ragazza diceva di non voler essere cercata. Per la famiglia napoletana, però, era impossibile non tentarle tutte per rintracciare quella ragazza, quella sconosciuta che poteva proprio essere la loro figlia. La ragazza sempre tramite mail, inviava anche delle foto del suo aspetto attuale e in quei lineamenti da donna i familiari ritrovavano affinità con la bambina scomparsa anni prima e con le altre sorelle, anch’esse cresciute.
Nelle mail emergeva quella che era la versione della ragazza, molto compatibile con la vicenda di Angela. La mittente scriveva di essere figlia adottiva, di madre cristiana che le rivelò di non essere sua madre naturale. Sua madre le avrebbe raccontato di essere stata lasciata, da piccola, in quella casa da ancora un’altra donna che lì prestava lavori domestici. Da qui la scelta della nuova famiglia facoltosa di adottare quella bambina che raccontava chiamarsi Celeste.
La corrispondenza fra la famiglia italiana e questa ragazza comparsa dal nulla si stoppava misteriosamente non appena la polizia italiana giunse in Messico per cercarla. Ai Ruiz si è risaliti cercando in etere ogni traccia collegata a quell’indirizzo mail che aveva preso l’iniziativa di interagire con l’Italia. La famiglia a cui si è arrivati ricopre funzioni e ruoli di spicco nella zona, il padre, Cristino, è un pubblico ministero della procura della città e la madre è una dipendente dello stesso ministero della Giustizia.
I legali della famiglia Celentano raccontavano che la procura messicana sequestrò i computer trovati nella casa dei Ruiz. Gli abitanti però negavano di aver inviato questi messaggi nonostante fosse una certezza che le mail fossero partiti da quei computer.
Insomma, un alone di mistero avvolge questa vicenda. Non ci resta che seguire l’evolversi della situazione, sperando che la cifra proposta dalle istituzioni messicane possa ingolosire chiunque possa far luce su Angela Celentano/Celeste Ruiz.
Anna Di Nola