Castellammare, giovane alunno trova un verme nel minestrone: parte la polemica. Genitori sul piede di guerra

"Un bambino a scuola trova un verme nel minestrone che stava mangiando e l’assessore liquida il tutto con una semplice sanzione? Irresponsabili!" spiega Gaetano Cimmino

vermeHa dell’incredibile la storia che ha visto protagonista un piccolo studente di Castellammare alcuni giorni fa all’interno della scuola “Di Capua”, succursale in via Pietro Carrese. Il bambino, infatti, dopo aver chiesto un altro piatto al posto della pasta, è stato servito dal personale della ditta che gestisce la mensa scolastica con un minestrone. Una maestra, però, mentre stava aiutando il bambino a mangiare, si è accorta della presenza di un verme nel piatto.

Subito il cibo è stato gettato (l’alunno non ha mai toccato il minestrone) ed è stato mostrato il tutto al personale della ditta che gestisce il servizio mensa. Genitori, inoltre, una volta essere venuti a conoscenza del problema, hanno inscenato una protesta mandando i bambini a scuola, il giorno dopo, con un proprio panino senza usufruire del cibo della mensa. E’ intervenuta sulla questione anche l’assessore all’istruzione Armeno che ha provveduto a sanzionare la ditta ma c’è qualcuno, però, che non è per nulla d’accordo.

Come per esempio Gaetano Cimmino, consigliere comunale d’opposizione di centrodestra a Palazzo Farnese che ha così commentato: “Un bambino a scuola trova un verme nel minestrone che stava mangiando e l’assessore liquida il tutto con una semplice sanzione? Irresponsabili! Mi sembra davvero troppo poco visto lo sconcerto che l’episodio ha causato nel piccolo, nel personale scolastico e nella cittadinanza tutta. Senza contare che si tratta del secondo caso del genere in pochi giorni! A chi stiamo affidando i nostri bambini?”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche moltissimi genitori che chiedono al Comune una presa di posizione dura nei confronti della ditta che è recidiva. Anche alla scuola “Carducci”, infatti, ci fu un episodio simile alcune settimane fa.

Anche la Filcams – Cgil, inoltre, nella figura di Luigi Riccardi, ha chiesto un incontro al Comune per analizzare la questione e per trovare insieme delle contromisure per evitare che si ripetano simili situazioni anche in futuro. La salute dei piccoli studenti deve e dovrà essere sempre salvaguardata.

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