Ladro spara, poliziotto risponde al fuoco: grave 36enne. Il caso della “legittima difesa” a Giugliano

Netta la posizione del Questore di Napoli Antonio De Iesu in difesa dell’agente coinvolto nella vicenda: "Il poliziotto ha agito con professionalità"

furto ladro casaÈ ricoverato in gravissime condizioni al Cardarelli di Napoli il ladro sorpreso la scora notte da un poliziotto nel giardino della propria abitazione a Lago Patria a Giugliano in Campania. Il poliziotto ha sparato rispondendo al fuoco del malvivente.




Immediata la risposta del Questore di Napoli De Iesu: “È legittima difesa”. Il presunto ladro ferito è un immigrato irregolare di origine albanese con precedenti penali a carico. Ma ecco i fatti nello specifico: l’agente, in servizio nella Questura di Napoli, è stato allertato verso le 4 e 30 dai guaiti di un cane e si è affacciato al balcone del primo piano della villetta dove risiede, il cui piano terra è occupato da un altro inquilino.

Quando ha scorto i malviventi, il poliziotto ha gridato “alt, polizia”, ma in risposta l’albanese ha esploso un colpo di pistola che si è conficcato nel muro dell’abitazione. Quest’ultimo ha risposto colpendo l’albanese ad una clavicola, mentre i complici sono fuggiti. La pistola usata dall’uomo è stata recuperata.

Ladro ferito, caccia ai complici

La squadra Mobile di Napoli sta lavorando all’identificazione dei complici. Si tratterebbe del 36enne Eugen Kami con precedenti per furto e ricettazione: al momento dell’incursione nella villetta abitata dal poliziotto Kami sarebbe stato in compagni di latri 2 complici.

Il presunto ladro albanese avrebbe fatto fuoco contro l’agente con una pistola semiautomatica Walther calibro 7,65 risultata poi rubata a Giugliano nel dicembre 2015. Netta la posizione del Questore di Napoli Antonio De Iesu in difesa dell’agente coinvolto nella vicenda: “Il poliziotto ha agito con professionalità ed in presenza dei presupposti integranti l’esimente della legittima difesa, di cui all’art. 52 del codice penale.

Purtuttavia – ha precisato sempre De Iesu – la valutazione spetta istituzionalmente ai magistrati della Procura di Napoli Nord che stanno svolgendo le indagini e di cui si ha piena fiducia”.

Negli ultimi tempi si era parlato tanto delle nuova legge che allargherebbe il principio di legittima difesa in caso di incursioni notturne nella propria abitazione da parte di malviventi.

Tante le polemiche sollevate in merito da chi non vorrebbe trasformare l’Italia in una specie di far west aumentando esponenzialmente il numero di armi regolarmente detenute dai cittadini. La vicenda del poliziotto ci sembra oltremodo chiara: alla Procura adesso l’ultima parola in quello che sembra un classico caso di legittima difesa.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.