Emergenza rifiuti Scafati: Aliberti all’attacco della Tari

Dilagano i rifiuti in città. Politici ed associazioni locali si mobilitano

Scafati emergenza rifiutiScafati: “La Tari è dovuta nella misura massima del 20% della tariffa quando o per impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta di danno dalle autorità sanitaria”.

Dalla bacheca personale di Facebook l’ex sindaco di Scafati prende posizione sulla pesante situazione di degrado che in questi giorni sta interessando il centro storico ed alcune zone periferiche della città: “C’è una norma, contenuta nella legge di stabilità 2014 e sentenze di Commissioni Tributarie che hanno sancito un principio: se le città sono sporche la tassa sui rifiuti deve essere scontata fino al 80% della tariffa. – dice Aliberti – Senza polemiche, Scafati è diventata una delle città più sporche della Campania con una grave emergenza sanitaria che è più evidente in alcune parti di città. È arrivato il momento di chiedere l’intervento del prefetto e delle autorità sanitarie competenti a cui bisogna mostrare le foto dei rifiuti, delle discariche a cielo aperto e della condizione in cui versano le strade e gli spazi pubblici”.

Poi lancia un appello alle forze politiche ed alle associazioni presenti sul territorio: “Da questo momento, insieme, al di là delle appartenenze e delle ideologie dobbiamo cominciare a documentare il degrado in cui siamo caduti con foto che posteremo qui su Facebook per poi trasmetterle con una nota ufficiale prima alla nostra Asl e per poi chiedere al Comune, con una nota in carta semplice, la dovuta applicazione dello sconto sulla tariffa dell’ 80%.

In assenza di risposte faremo ricorso, come previsto dalla legge, in Commissione Tributaria – ribadendo ancora – non è una battaglia ideologica o strumentale ma semplicemente la richiesta dell’applicazione di una norma di una legge che garantisce il diritto dei cittadini a vivere in una città pulita!”

La risposta dell’associazionismo di Scafati

Non si è fatta attendere la replica di esponenti del mondo della politica e dell’associazionismo locale. Primo ad intervenire sullo spinoso tema è stato il portavoce di “Scafati Arancione” Francesco Carotenuto: “La situazione che vive la città di Scafati sul fronte dei rifiuti e del decoro è sicuramente critico, come dimostrano le strade e i quartieri della città”.

Carotenuto attribuisce l’origine della situazione di degrado alla poca sensibilità delle persone, al ridimensionamento dei mezzi ed all’organico ridotto dell’Acse, Azienda Comunale Servizi Esterni, società nata nel 2000 nell’ambito del quadro di modalità di gestione dei servizi pubblici delineato dalla L.142/90 controllata dal Comune di Scafati, in veste di socio azionista unico.

“E’ altresì indubbio lo sforzo da parte dei commissari di abbassare la tariffa sui rifiuti di circa il 10%, a fronte di aumenti vertiginosi che nel corso degli anni hanno caratterizzato l’amministrazione precedente. –continua Carotenuto – Una settimana fa inviammo una lettera aperta al cda dell’Acse per sollecitare un intervento forte al fine di affrontare la vicenda che inevitabilmente ha a che fare con la vivibilità e con la qualità della vita degli scafatesi, ormai alle prese con i disagi che questi problemi comportano”.
Scafati emergenza rifiuti

L’idea di Casciello

Sulla stessa linea di Aliberti si esprime l’ ex vicepresidente dell’Acse ed ex consigliere Domenico Casciello: “La monnezza la pagavamo e continuiamo a pagarla. È cambiato solo il servizio: prima la città era pulita, oggi sembra da terzo mondo”.

Per Casciello la causa della situazione attuale è da ricercare non solo nel comportamento dei cittadini e degli operatori ecologici, ma “è un problema di organizzazione, di passione di senso dell’appartenenza: anche in questo si vede la legalità.”

Rincara poi la dose aggiungendo che “Davanti al grido di allarme, alle foto postate e alle implorazioni di cittadini disperati vedo solo menefreghismo e strafottenza. Come è lontano quel tempo in cui bastava una critica, uno scritto, una segnalazione per avere risposte. Era il tempo in cui, nonostante tutto avevamo il coraggio di metterci la faccia e dare risposte, mentre loro altri ci attaccavano con violenza. Scafati è sporca e la legalità passa anche attraverso la pulizia, altrimenti puzza… di demagogia.”

Il parere dei pentastellati

Secondo il Meet Up di Scafati: “Il tema dei rifiuti è un argomento cruciale, data la situazione deprecabile in cui versa la città in questo momento. Basta leggere i dati della raccolta differenziata a Scafati ferma ad appena un misero 43% nonostante la direttiva n.98 del 2008 che stabilisce il raggiungimento del 70% entro il 2020″.

L’obiettivo a cui punta il Meet Up “va anche oltre, puntando alla strategia rifiuti zero ribaltando completamente l’ottica sui rifiuti che devono essere visti come una risorsa e non come uno scarto, attraverso una massiccia campagna informativa sui vantaggi della corretta raccolta differenziata con sconti sulla tariffazione Tari verso chi compie pratiche virtuose, attraverso la riduzione dei rifiuti a monte incentivando ad esempio i prodotti alla spina per gli esercizi commerciali o attraverso il riuso dei materiali”.

“Tutto questo – concludono i pentastellati – deve essere compiuto in sinergia con le scuole, le associazioni istituendo anche dei comitati di quartiere che possano connettere così i cittadini direttamente con l’amministrazione segnalando le criticità e portando le istanze dei territori. L’argomento dei rifiuti è un tema davvero cruciale per il Meet up Scafati in movimento e pertanto abbiamo deciso di organizzate un evento il prossimo 23 giugno proprio in piazza Sansone per illustrare la strategia rifiuti zero con esperti del settore e alcuni nostri referenti istituzionali”.

Traduca Violi Voto

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