Afragola: 72enne imprenditore ucciso a colpi di arma da fuoco

Si starebbe scavando nel passato della vittima seguendo 2 piste: una porterebbe ad uno sgarro commesso dal 72enne nei confronti di qualche pezzo da 90 del sistema locale l’altro ad una vendetta trasversale

omicidio afragola 72enneSi chiamava Salvatore Caputo il 72enne l’uomo ritrovato cadavere stamane in un’auto lungo via Benedetto Croce ad Afragola. La vittima, un imprenditore edile della zona, è stato ucciso con numerosi colpi d’arma da fuoco.

L’ipotesi è che i killer conoscessero le sue abitudini: pare lo abbiano seguito al primo mattino per poi crivellarlo di colpi da un mezzo in movimento, probabilmente uno scooter grazie al quale hanno immediatamente fatto perdere le proprie tracce.




La pista più accreditata è l’omicidio di camorra. Sull’omicidio indaga il commissariato di Afragola. A terra gli investigatori hanno trovato alcuni proiettili esplosi da una pistola calibro 9. Il cadavere dell’uomo era al posto di guida. Gli 007 della polizia starebbero visionando i filmati dei sistemi di sorveglianza presenti in zona per ricostruire la dinamica esatta dell’agguato e identificare i killer.

Omicidio di Afragola: si scava nel passato della vittima

Si starebbe scavando nel passato della vittima seguendo 2 piste: una porterebbe ad uno sgarro commesso dal 72enne nei confronti di qualche pezzo da 90 del sistema locale l’altro ad una vendetta trasversale nei confronti di qualche noto pregiudicato della zona. Comunque al momento gli inquirenti non escluderebbero alcuna ipotesi. Ancora sangue, ancora violenza a Napoli e nell’hinterland: inarrestabile l’offensiva del crimine organizzato che colpisce ormai ovunque e a qualsiasi ora del giorno.

Si spara tra la folla, nei pressi di istituti scolastici, in pieno centro come se si trattasse di una normale fenomenologia comportamentale e non del più perverso modus operandi proprio di gente senza scrupoli. Le istituzioni di tutta la Campania sono chiamate a promuovere quanto prima campagne di sensibilizzazione nelle scuole che allontanino i giovani dalle ciniche lusinghe del crimine organizzato. Poche centinaia di euro per comprare un adolescente e trasformarlo in killer o in un pusher. Uno spettacolo troppo miserabile per essere contemplato passivamente.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.