Portici, estorsione a un’attività commerciale: arrestato 32enne del clan Vollaro

L'uomo era stato già tratto in arresto perché trovato in possesso di un revolver calibro 44 magnum

pizzo porticiContinuano le brillanti operazioni della polizia di stato a Napoli e in provincia. Nell’ordine: gli agenti del Commissariato Montecalvario hanno arrestato Pasquale Maresca, soprannominato Pasquale ‘e Cesarin, di 59 anni.

I poliziotti hanno rintracciato l’uomo ieri mattina in un appartamento di vico Lungo Teatro Nuovo, eseguendo un provvedimento di determinazioni di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.




In virtù del dispositivo dell’autorità giudiziaria, Maresca infatti dovrà scontare la pena di tre anni, tre mesi e diciotto giorni di reclusione presso la casa circondariale di Poggioreale. Il reato contestato è la violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti.

Giorni addietro invece gli operatori del commissariato di Portici Ercolano hanno dato esecuzione alla ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli Ufficio Gip 43 su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di Di Norcia Pasquale, nato a Napoli il 30.09.1984 (in atto detenuto per altra causa), perché ritenuto responsabile di tentata estorsione con l’aggravante della finalità mafiosa.

L’indagine, coordinata dalla D.D.A. partenopea, ha consentito di documentare un tentativo di estorsione riconducibile all’indagato (ritenuto elemento intraneo del clan “Vollaro”, operativo a Portici) commesso nello scorso novembre, ai danni di un attività commerciale, ai cui titolari, dietro minacce, l’indagato avrebbe intimato il pagamento di un pizzo per conto del gruppo camorristico di appartenenza.

La incessante attività investigativa degli uomini del Commissariato di Portici ha permesso di cristallizzare in danno del Di Norcia numerosi elementi indiziari che sono poi culminati nell’emissione a suo carico della misura cautelare anzidetta, che gli è stata notificata in carcere atteso che lo stesso pochi mesi fa era stato già tratto in arresto perché trovato in possesso di un revolver calibro 44 magnum. Testimonianze tangibili di come l’azione di contrasto da parte delle forze dell’ordine sia incessante sul territorio e colpisca duramente il sistema ad ogni livello.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.