Rissa a Scafati durante la festa parrocchiale: il parere degli esponenti politici

La politica locale si interroga sul problema della violenza in città, andando quindi oltre la rissa a Scafati che ha caratterizzato la festa parrocchiale di San Francesco da Paola

rissa a ScafatiSi conclude con rissa a Scafati la seconda serata dedicata a San Francesco.

Poco dopo la seconda serata in programma per la festa parrocchiale dedicata a San Francesco di Paola, durante la quale si è esibito il comico Paolo Caiazzo e che ha visto ottima partecipazione da parte dei cittadini e dei fedeli, in città si discute purtroppo anche dell’ indecorosa rissa, scoppiata al termine della serata, che ha visto coinvolti un gruppo di ragazzi.

Alcuni esponenti politici locali hanno espresso la loro opinione sull’ accaduto, condannando la manifestazione di violenza e cercando di analizzare il fenomeno della microcriminalità sul territorio cittadino.

Il parere dei politici sulla rissa a Scafati

La posizione di Carotenuto e la solidarietà dei giovani Co.Tu.Cit.

Per Francesco Carotenuto: “Un gruppo di giovani apprendisti delinquenti si sono resi protagonisti -senza un apparente motivo- di rissa, aggressione e violenza durante l’esibizione di Paolo Caiazzo, spettacolo che stava chiudendo una bellissima festa della comunità di San Francesco di Paola a Scafati.

A farne le spese – continua Carotenuto -alcuni volontari presenti e dei carabinieri intervenuti per sedare i bollori di questi autentici imbecilli.

Il mio pensiero va a chi è stato aggredito per difendere un momento di spensieratezza di chi era lì per trascorrere una serata di serenità e di festa.

Che possiate rimettervi presto. Un ulteriore pensiero va agli organizzatori e alla comunità tutta, affinché non ci si arrenda dinanzi ad episodi di questo tipo, sebbene gravissimi.

Ultimo pensiero lo dedico a questi bulletti di quartiere: non soltanto avete interrotto con violenza un momento di festa in cui anche voi vi sareste potuti divertire, ma avete aggredito persone che sarebbero potute essere i vostri nonni o i vostri padri. Siete ancora in tempo per tornare sui vostri passi.”

I giovani del Co.Tu.Cit condannano la rissa a Scafati accaduta nella serata del 4 giugno presso la parrocchia San Francesco di Paola, pubblicando un comunicato ufficiale inoltre si rivolgono a Don Peppino de Luca, parroco della chiesa: ”Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla parrocchia e ai volontari coinvolti.

Come si può pensare che dei semplici ragazzini possano arrivare al punto di rovinare una bella manifestazione religiosa? Questa è molte altre domande dobbiamo porci. Scafati, la nostra città, è migliore di così.”

Aiello e Casciello sottolineano il problema sociale

Ugo Aiello, coordinatore cittadino di “Noi con Salvini” si dichiara profondamente indignato per l’accaduto, esprime vicinanza ai due militari ed al volontario aggredito.

“È assurdo-afferma Aiello- che accadano queste cose in quelle poche occasioni che il popolo ha per passare qualche ora in Letizia. Mi auguro che gli autori vengano individuati ed assicurati alla giustizia”.

Per Mimmo Casciello l’episodio “È la conseguenza di uno scadimento sociale che stiamo vivendo anche nelle cose che riguardano il quotidiano”.

L’ ex vice-presidente dell’ ACSE accomuna la rissa all’accumulo selvaggio dei rifiuti per strada, all’ inutilizzabilità della pista ciclabile ed una serie di spiacevoli fatti che, negli ultimi giorni “Ci mettono davanti ad uno Stato che non riesce a garantire il minimo sindacale.

Come può questo stesso stato garantire la sicurezza. Chi dovrebbe farlo? Gli stessi che davanti alla incapacità di gestire i rifiuti ci chiamano lestofanti? Chi usa un linguaggio violento, alimenta la violenza.

Ieri non è accaduto nulla di diverso dal quotidiano che stiamo vivendo perché la violenza si esprime semplicemente in tanti modi.”

L’ appello di Secondulfo

Secondo l’avvocato Mirko Secondulfo, rappresentante di Articolo 1”Scafati ha subito un imbruttimento, anche architettonico, negli ultimi anni.

La bruttezza porta anche all’ imbarbarimento, al venir meno dell’ orgoglio di esser scafatesi, contrariamente a qualche slogan elettorale proposto da chi ha governato la città per anni.

Essere orgogliosi vuol dire anche amare, trattar bene la propria terra. Sull’ accaduto bisogna star attenti a non stigmatizzare l’ episodio della rissa a Scafati come fatto isolato, e non bisogna ignorare il problema sicurezza.

I cittadini devono sentirsi al sicuro, ed un evento di gioia, come quello di ieri, non può trasformarsi in qualcosa di spiacevole”.

Conclude l’ avvocato sottolineando che “I cittadini hanno voglia di aggregazione, come dimostra la partecipazione alle serate di San Francesco, e bisogna mettere al centro dell’ agenda politica la cultura, facendo conoscere Scafati agli scafatesi”.

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