Napoli: sgominata la banda dei falsari della Hogan. Due opifici sequestrati

Il servizio è proseguito a seguito dell’avvenuto furto, ad opera di ignoti, dei costosi macchinari sequestrati nell’ambito delle attività eseguite nel primo opificio

napoli hogan gdfI finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Napoli, a seguito di pregressa attività info-investigativa, hanno scoperto due opifici clandestini di produzione in serie e di confezionamento di calzature riproducenti il noto marchio Hogan, sequestrato 35 macchinari, 450 paia di calzature unitamente a 133.000 pezzi tra tomaie, suole, etichette, scatole e semilavorati vari che avrebbero consentito la produzione di decine di migliaia di calzature.




Nello specifico i Baschi Verdi, dopo giorni di appostamenti e pedinamenti, hanno individuato la sede di una struttura, organizzata per gestire l’intera catena di lavorazione delle tomaie e delle suole in gomma, passando per l’assemblaggio, fino all’ultimazione del prodotto con l’apposizione, mediante cliché contraffatti del marchio.

Il servizio è proseguito a seguito dell’avvenuto furto, ad opera di ignoti, dei costosi macchinari sequestrati nell’ambito delle attività eseguite nel primo opificio: dopo approfondite investigazioni, infatti, i finanzieri sono riusciti a rintracciare gli autori del furto, riorganizzatisi in altre località ma sempre dediti alla contraffazione con gli stessi macchinari già oggetto di sequestro.

Al termine del servizio, 15 persone, tutte esperte nel settore manifatturiero, sono state denunciate all’autorità giudiziaria competente per il reato di contraffazione. Lotta a tutto campo della GdF al contrabbando e alla contraffazione: un business da capogiro per il sistema che impiegherebbe un numero considerevole di affiliati nel redditizio mercato nero.

Scarpe, abbigliamento, occhiali, borse, cappelli: tutto regolarmente falso ma imitato, in alcuni casi, talmente bene da trarre in inganno anche un addetto ai lavori. Il danno apportato al commercio regolare dalla contraffazione è enorme: commercianti e imprenditori spesso hanno denunciato alle autorità come in pieno centro a Napoli e nell’hinterland nei pressi delle regolari attività commerciali sostassero venditori abusivi con tanto di articoli griffati falsi.

Una situazione insostenibile che le forze dell’ordine, con particolare riferimento alla Guardia di Finanza, starebbero affrontando con concretezza e tempestività tutelando gli onesti contribuenti.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.