Terzigno: al via la bonifica di Cava Ranieri

La bonifica di Cava Ranieri è uno step fondamentale per l'apertura del Parco Archeologico, Geologico e Naturalistico di Terzigno

E’ iniziata la bonifica di Cava Ranieri a Terzigno, una grossa porzione di Parco Nazionale del Vesuvio, parzialmente adibita a discarica all’inizio degli anni duemila, che conserva i resti di almeno tre ville rustiche del II-I sec. a.C. – denominate Villa 1, Villa 2 e Villa 6 – di cui una quasi interamente da scavare (Villa 1).
La bonifica di Cava Ranieri è uno step fondamentale per l’apertura del Parco Archeologico, Geologico e Naturalistico di Terzigno, che dovrebbe fare il paio con il locale Museo Archeologico, prossimo ad essere inaugurato.
In molti rivendicano i meriti di questo “successo”, primo tra tutti l’ex sindaco di Terzigno e attuale Senatore della Repubblica (ALA) Domenico Auricchio, che sembra aver scoperto una vena ecologista, nonostante in una storica intervista al Corriere del Mezzogiorno definì la discarica di Terzigno (Cava Sari) una “fabbrica di confetti che produce oro” e nonostante non prestò attenzione agli appelli su giornali e tv nazionali per scongiurare il crollo imminente di una pesante lamiera a protezione dei dolii di una delle ville, riparabile con un migliaio di euro.
Il crollo si è verificato, provocando ingenti danni, e ha spinto la Soprintendenza di Pompei ad attuare il piano, già previsto, di interramento di Villa 1 e Villa 2 (Villa 6 è stata interrata nel 2011 perchè era oggetto del furto di affreschi).
Più di recente  è stata consegnata al Ministero della Cultura con l’intermediazione di Caterina Cicirelli della Soprintendenza di Pompei, autrice di importanti studi su Cava Ranieri, un dossier fotografico sui reperti sparsi nella Cava, alcuni dei quali considerevoli, prontamente rimossi dal sito.
Il supporto non è mai mancato da parte dei Verdi, cioè il consigliere regionale campano Francesco Emilio Borrelli, il presidente Angelo Bonelli e l’attuale portavoce nazionale Giobbe Covatta, da parte di Luca Abete, con cui sono stati realizzati tre servizi su Cava Ranieri e molti altri nell’area vesuviana, di Gianni Simioli de La Radiazza (Radio Marte) e di Gennaro Barbato, attivista di spicco per quanto riguarda la parte archeologica.
Negli ultimi due anni, con l’insediamento del nuovo sindaco, c’è stata un’apertura dell’amministrazione sulla questione ambientale e archeologica a Terzigno: non sono mancate divergenze ma ora tutte le parti sembrano convergere verso un’unica direzione che dovrebbe portare all’apertura del Parco Archeologico.
Ad attestare questo “patto”, Giovedì 15 Giugno 2017, alle ore 21:30, su Italiamia, andrà in onda una puntata speciale di Terra Mia con ospiti il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, Gennaro Barbato, Francesco Servino.
L’importante d’ora in avanti sarà lavorare per dare forma nel giusto modo a quello che fino a poche settimane fa sembrava un sogno irrealizzabile: la creazione del Parco Archeologico, Geologico e Naturalistico di Terzigno.
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