Inchiesta antimafia Babylonia: arresti e sequestri a Roma, Napoli, Milano e Pescara

Si tratta di un duro colpo inflitto al crimine organizzato dalle forze dell’ordine particolarmente attive nella lotta al riciclaggio di denaro frutto di attività criminali

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I carabinieri del Comando provinciale di Roma stanno eseguendo una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 persone ritenute responsabili a vario titolo di appartenere a due associazioni a delinquere finalizzate a estorsione, usura, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e il fraudolento trasferimento di beni o valori. I militari, nel corso di un’operazione condotta anche con la partecipazione dei finanzieri del locale Nucleo di Polizia Tributaria, stanno operando nelle province di Roma, Napoli, Milano e Pescara su mandato del Gip di Roma e su richiesta della locale DDA.




Effettuate nel contempo decine di perquisizioni. La maxi-operazione scaturisce da un’indagine dei carabinieri denominata “Babylonia”, su due sodalizi criminali in vertiginosa crescita sul territorio capitolino, con base a Roma e Monterotondo. Si tratta di un duro colpo inflitto al crimine organizzato dalle forze dell’ordine particolarmente attive nella lotta al riciclaggio di denaro frutto di attività criminali.

Secondo gli inquirenti il sistema punterebbe a investire capitali di provenienza illecita nella ristorazione, nel settore immobiliare e in quello delle scommesse sportive. Attraverso l’usura individui senza scrupoli si impadronirebbero di grosse attività commerciali cedute dai titolari perché spesso incapaci di restituire prestiti ottenuti dalla mala di gran lunga inferiori al valore delle imprese.

Un business che muoverebbe cifre da capogiro coinvolgendo anche insospettabili intermediari, professionisti di grido a livello nazionale e cattivi imprenditori collusi con le principali organizzazioni criminali. Un segnale importante per quanti onestamente tentato di mantenere a galla attività commerciali tra enormi difficoltà legate al momento di forte recessione quale quello attraversato dal Paese e agli oneri fiscali rilevanti. Un ulteriore avvicinamento degli onesti imprenditori alle istituzioni dello Stato: un segnale importante per chi non ha mai smesso di credere nella legalità e nella giustizia.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.