Il tacito rinnovo è una norma con la quale il contratto di assicurazione obbligatoria si rinnova automaticamente alla scadenza con la medesima compagnia assicurativa, alle stesse condizioni. Se si desidera cambiare assicurazione è necessario mandare una raccomandata di disdetta all’assicurazione entro 15 giorni dalla scadenza della polizza. Nel dicembre 2012 questa clausola è stata abolita, per favorire il libero mercato e la concorrenza fra le varie compagnie assicurative.
Prima di tale data infatti, sono pochi gli avveduti che si segnavano la data precisa entro la quale esercitare il recesso, quindi anche se i premi erano alti, tra una cosa e l’altra, si finiva per ritrovarsi bloccati con la stessa compagnia alle stesse condizioni dell’anno precedente. L’abolizione del governo Monti nel 2012 è stata molto vantaggiosa per gli italiani, lo dimostrano i dati Istat. Fra il giugno 2012 ed il giugno 2016 il premio medio delle RC Auto è diminuito di 80 euro circa (corrispondente al 18% sul totale). Questa norma aveva anche messo alla pari in tutto e per tutto le assicurazioni tradizionali a quelle telematiche e telefoniche. Un vero vantaggio, perché le assicurazioni online ovviamente sono molto più convenienti. Il tacito rinnovo in questo tipo di compagnie non era nemmeno contemplato.
Evoluzione 2017 del tacito rinnovo sull’RCA
Il cosiddetto DdL Concorrenza promosso dal ministro Calenda, ancora al vaglio di Camera e Senato, interviene in alcuni punti sulle assicurazioni per le auto. A giugno è spuntata una novità proprio per quanto riguarda il Tacito rinnovo, la norma di cui abbiamo appena parlato, ormai dimenticata da tutti gli italiani. Questo punto della legge sembrerebbe abolire il divieto della clausola del tacito rinnovo per le assicurazioni, ma solo per il ramo danni e rischi accessori dell’RCA ( http://www.conte.it/polizze-assicurative/auto/ ). Questo punto sembrerebbe un po’ contrario al principio della norma sulla Concorrenza, soprattutto in un momento in cui le polizze hanno abbassato i costi.
La senatrice Laura Puppato dichiara che con questa reintroduzione non si fa che dare una quarta opzione di scelta ai consumatori, che potrebbero quindi scegliere fra l’assicurazione temporanea, quella annuale con tacito rinnovo, senza tacito rinnovo o pluriennale. Quella con il tacito rinnovo sarebbe più conveniente, teoricamente. La verità comunque è che questo punto introdotto nella DdL concorrenza non piace e profuma di passo indietro, ovviamente a discapito dei consumatori.
Effetti dell’eventuale approvazione in agosto della norma
Se l’abolizione nel segmento del ramo danni delle assicurazioni passa e quindi la fidelizzazione passiva rientra in vigore, questo sarà a discapito della libera concorrenza sul mercato. Questa norma favorirebbe le rendite di posizione, togliendo al consumatore parte del potere contrattuale che può avanzare nei confronti della compagnia assicurativa. Non è vero, sottolinea Luciano Lucca, vicepresidente Acb brokers, che questa norma tutela l’assicurato, nell’eventualità che potrebbe trovarsi in difficoltà per il rinnovo in presenza di un sinistro, perché in tal caso comunque la polizza sarebbe stata disdetta.
La mancata tutela andrà a pesare sui consumatori, i benefici sono invece di qualucun altro. Questa norma secondo alcuni è l’ennesimo caso in cui il Paese rinuncia alla strada delle modernizzazione. Non stupisce se i consumatori continuano e continueranno a scegliere le assicurazioni online, da sempre estranee alla clausola del tacito rinnovo, svantaggiosa per i consumatori.
