Lo scorso 5 agosto, i militari del provinciale di Napoli hanno tratto in arresto un dirigente dell’Asl 3 di Napoli, responsabile dell’Unità Operativa Prevenzione Collettiva 55 di Ercolano, autore di una condotta concussiva ai danni di una struttura alberghiera della zona, perpetrata mediante la richiesta di 2mila euro che il pubblico ufficiale pretendeva per “sanare” eventuali irregolarità che sarebbero potute essere evidenziate in seguito ad un intervento di ispezione.
La denuncia dell’imprenditore
Diversamente dalle aspettative del dirigente, il giovane albergatore ha immediatamente denunciato l’illecita richiesta alle Fiamme Gialle della tenenza di Massa Lubrense. Gli uomini della Finanza con un tempestivo coordinamento con il p.m. di turno presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno avviato immediati approfondimenti informativi ed appostamenti tesi ad accertare la condotta fraudolenta.
L’arresto in flagranza di reato
Di seguito, l’incontro concordato per la consegna del denaro, è stato monitorato dai militari del reparto massese che hanno quindi fermato il dirigente, accertando la consumazione del reato mediante l’effettivo impossessamento della somma di denaro contante. Oltre ai duemila euro il dirigente infedele chiedeva all’imprenditore anche di assumere una persona di fiducia quale dipendente della struttura, nonchè di far noleggiare un minivan di sua proprietà per le attività turistiche dell’albergatore.
Il pubblico ufficiale, colto in flagranza di reato, è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Poggioreale.