Napoli criminale, imminenti scarcerazioni: cresce la tensione tra Cavalleggeri e Bagnoli

Dopo l’arresto del boss latitante Felice D’Ausilio il clan storicamente attivo su Bagnoli avrebbe subito una battuta d’arresto che potrebbe favorire l’agguerrito seguito di Giannelli

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Cresce la tensione tra Cavalleggeri e Bagnoli: le imminenti scarcerazioni di pezzi da 90 della mala non farebbero presagire niente di buono sul fronte della pubblica sicurezza. Radio mala parlerebbe di possibile ripresa delle ostilità proprio in occasione delle festività natalizie, periodo dell’anno in cui l’odioso fenomeno del racket si ripresenta in tutta la sua devastante capacità distruttiva.




Da tempo ormai si mormorerebbe di un prossimo ritorno a casa del ras detenuto di Cavalleggeri Alessandro Giannelli: voci che si rincorrono con sempre maggiore frequenza e che potrebbero portare i fedelissimi del gruppo Giannelli (nessuna sentenza parla di clan) a tentare un’offensiva contro gli storici nemici D’Ausilio di Bagnoli.




Dopo l’arresto del boss latitante Felice D’Ausilio il clan storicamente attivo su Bagnoli avrebbe subito una battuta d’arresto che potrebbe favorire l’agguerrito seguito di Giannelli. Basta osservare l’espressione dei residenti per comprendere il livello di paura che soprattutto all’imbrunire si respira sul territorio: si temono stese e agguati messi in essere non da killer professionisti ma da giovanissimi e inesperti affiliati, il che la dice lunga sulle probabilità di mancare il bersaglio e mettere seriamente a repentaglio la vita dell’innocente passante di turno.




Francamente non vorremmo trovarci a commentare l’ennesima tragedia annunciata: le forze dell’ordine monitorizzano continuamente la zona al fine di prevenire o reprimere sul nascere qualsiasi ripresa delle ostilità tra i due sodalizi criminali. Ma Natale è ormai vicino e servono soldi per le famiglie dei detenuti e per gli stipendi degli affiliati: un mare di gente vive ancora di questo pane, al di fuori della legge nell’assurda convinzione che lo Stato sia solo un’entità astratta a beneficio di pochi eletti e non della povera gente.




In questa assurda logica la camorra sguazza e si ingrassa comprando per poche centinaia di euro la vita di giovani sbadati. In sintesi: tra Cavalleggeri e Bagnoli i tamburi di guerra del sistema potrebbero presto tornare a suonare melodie di morte.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.