I carabinieri di Livorno, con il supporto dei comandi dell’Arma territorialmente competenti, hanno eseguito dalle prime ore di ieri mattina un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Livorno a carico di 51 persone, tutte di nazionalità marocchina, nell’ambito di un’inchiesta della procura livornese su una presunta organizzazione dedita a furti e successiva commercializzazione di pannelli solari.
L’operazione riguarda 7 regioni italiane tra Toscana, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Abruzzo ed Emilia Romagna. Contestato il reato di associazione finalizzata al furto e alla commercializzazione dei pannelli solari. Secondo quanto spiegato dai militari sarebbe stato accertato un traffico di circa 8 milioni di euro. Si tratta di un giro di vite nei confronti di organizzazioni a delinquere composte da elementi extracomunitari rientrante nella massiccia campagna di prevenzione e repressione messa in essere sul territorio nazionale dalle forze dell’ordine , con particolare riferimento all’Arma dei Carabinieri.
Un fenomeno cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni che evidenzia come in Italia sia alto il numero di reati consumati da cittadini stranieri. Fenomeni ovviamente da gestire con estrema cautela e professionalità da parte delle forze di polizia che non vogliono alimentare alcuna assurda politica discriminatoria. In merito occorre sottolineare un passaggio: chiunque violi la legge in Italia, a prescindere dalla nazionalità, dal credo religioso o dal colore della pelle incorre nelle pene previste dal codice.
Un messaggio importante in una parentesi storica estremamente complessa quale quella attraversata dalle comunità internazionali continuamente alle prese con problematiche legate all’intolleranza e alla distorsione maligna del concetto di fede che sfocia nel terrorismo.
Alfonso Maria Liguori