Colpi di pistola, almeno 2, sarebbero stati esplosi la notte scorsa in via Argine a Ponticelli. Secondo una prima ricostruzione fornita dagli inquirenti un gruppo di giovani a bordo di scooter avrebbero esploso una serie di colpi d’ arma da fuoco a scopo probabilmente dimostrativo. Potrebbe trattarsi di un atto intimidatorio nei confronti di qualche esponente di spicco di clan operanti nella zona, di una cosiddetta stesa.
Gli 007 della polizia sembrerebbero in merito però procedere con cautela : non è sempre facile comprendere il reale movente di episodi del genere che in alcuni casi non avrebbero nulla a che fare con il sistema ne con i contrasti in seno alla camorra che conta. Si tratterebbe di atti dimostrativi compiuti da giovinastri che orbiterebbero in ambienti vicini al crimine organizzato pur tuttavia rimanendo estranei a qualsiasi forma di affiliazione.
Sullo stile di note fiction a tema sbandati ,provenienti da realtà ghetto dove le istituzioni ad oggi faticherebbero ad imporsi, sognerebbero scalate lampo all’interno dell’universo criminale : un iter oltremodo violento che gli consentirebbe però di condurre una vita agiata, di possedere quanto hanno sempre desiderato e soprattutto di contare in contesti dove ci si sente “nessuno” per l’intera esistenza. Questo il miserabile risultato di politiche inefficaci che non hanno mai provveduto a garantire adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione in quartieri bunker dove a comandare è la cinica logica della camorra.
Ormai non si contano le emergenze che rischiano di fare implodere vergognosamente Napoli e l’hinterland partenopeo : eppure si parla spesso della città e della provincia distaccandosi da realtà bene evidenziate in serie televisive e film che , almeno sulla carta, vorrebbero lanciare un messaggio positivo ai giovani mostrando l’orrenda fine di chi vive di camorra e che invece finiscono con il sortire esattamente l’effetto contrario.
Alfonso Maria Liguori