Napoli, duplice omicidio a Miano: uccisi due pregiudicati

I militari starebbero visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona per ricostruire l’esatta dinamica del rais e risalire all’identità dei killer

omicidio pasquale galloLa camorra torna ad uccidere a Napoli. L’agguato è scattato questa sera nella seconda traversa Janfolla, nel quartiere di Miano. Le vittime sono Antonio Mele, di 57 anni, e Biagio Palumbo, di 53 anni, entrambi pregiudicati. I due uomini si trovavano a bordo di una Peugeot quando sono stati avvicinati dai killer che gli hanno esploso contro diversi colpi di pistola. Secondo i Carabinieri, che indagano sull’agguato, Mele e Palumbo erano le vittime designate dei sicari.




I militari starebbero visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona per ricostruire l’esatta dinamica del rais e risalire all’identità dei killer. Luogo dell’agguato l’ex roccaforte del clan Lo Russo, sodalizio criminale ormai inattivo dopo i pentimenti eccellenti dei fratelli omonimi. Gli investigatori starebbero cercando di scoprire in tempi rapidi il movente del duplice omicidio che fa ripiombare gli abitanti di Miano nel panico. Il timore di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato da parte degli onesti cittadini sarebbe forte.

Le indagini potrebbero essere complesse : gli inquirenti al momento non escluderebbero alcuna ipotesi anche se la pista del regolamento di conti interno al sistema sembrerebbe prendere sempre più corpo. A supportare tale ipotesi i precedenti penali a carico di entrambe le vittime. Uno sgarro nei confronti di qualche potente clan partenopeo da parte di Mele e Palumbo o forse il tentativo da parte dei 2 di riorganizzare quello che resta del clan Lo Russo : interrogativi al vaglio degli 007 dell’Arma che manterrebbero il massimo riservo sul caso.




Nelle prossime ore potrebbero essere effettuate perquisizioni a casa di noti pregiudicati del posto e visionati i tabulati telefonici delle vittime per ricostruirne gli ultimi spostamenti e interrogare le persone che per ultime li hanno visti o sentiti.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.