Terremoto negli ambienti malavitosi di Torre Annunziata: secondo il ricorso presentato dall’avvocato Salvatore Irlando, difensore di Bruno Milite, personaggio legato al cosiddetto Terzo Sistema, non ci sarebbero gli estremi per considerare il precitato gruppo “clan camorristico”. In merito ora sarà la Cassazione a pronunciarsi. Una questione delicatissima che potrebbe notevolmente compromettere la posizione giuridica dei principali membri del Terzo Sistema, tra cui Domenico Perna, considerato fondatore del gruppo, Salvatore Orofino, Gennaro Pinto, Luigi Gallo e Vittorio Della Ragione.
In sintesi si tratterebbe ora di stabilire definitivamente se questo gruppo di giovani, estranei al sistema propriamente detto oplontino, e dedito al racket e allo spaccio di stupefacenti sia o meno da considerarsi un vero e proprio clan. Radio Mala mormorerebbe di accordi sottobanco e trattative tra il Terzo Sistema e gli storici sodalizi criminali torresi, nello specifico Gionta e Gallo –Cavalieri. I due potenti gruppi camorristici in conflitto da sempre potrebbero tentare infatti di assorbire il cosiddetto Terzo Sistema per aumentare notevolmente il potere offensivo sul territorio. Un’ipotesi che se confermata consentirebbe ad uno dei 2 schieramenti di sferrare un’offensiva definitiva ai rivali per il controllo assoluto dei traffici illeciti in città.
Lo spaccio di stupefacenti: questa la principale attività criminale dei clan oplontini che sarebbero particolarmente temuti dai gruppi malavitosi operanti in comuni limitrofi per la particolare ferocia del modus operandi. I presupposti quindi per l’inizio dell’ennesima mattanza di camorra ci darebbero tutti: in mezzo gli onesti cittadini timorosi di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Un concetto questo che ripeteremo all’infinito per sottolineare il livello dell’emergenza sicurezza raggiunto dalle comunità vesuviane.
Alfonso Maria Liguori