Anche “Napoli velata” di Ferzan Özpetek tra i vincitori dei David di Donatello

L’attrice protagonista Mezzogiorno è alla seconda sua collaborazione con il regista Özpetek (per ricordare l’altra collaborazione, bisogna andare indietro di un bel po’ di anni, con “La finestra di fronte”

Tra i tanti film, cui qualche settimana fa è stato assegnato il David di Donatello (premio per il cinema italiano), c’è il lungometraggio “Napoli velata”, diretto dal regista Ferzan Özpetek, turco di nascita e italiano per formazione con i protagonisti Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi, affiancati da Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Luisa Ranieri, Maria Pia Calzone, Lina Sastri e Isabella Ferrari.




Il lungometraggio narra le vicende di Adriana, medico legale, che si infatua di un giovane uomo con cui aveva passato una notte di passione; quando sarà ritrovato ucciso, la dottoressa inizierà ad indagare sull’omicidio, ma soprattutto su di sé e sul suo passato, in una Napoli sacra, profana e piena di segreti, con il criterio che la realtà non va narrata in maniera nascosta alla vista, ma nuda e cruda così come accade in realtà. L’attrice protagonista Mezzogiorno è alla seconda sua collaborazione con il regista Özpetek (per ricordare l’altra collaborazione, bisogna andare indietro di un bel po’ di anni, con “La finestra di fronte”).




L’attrice è stata contattata ed ha accettato nell’estate del 2015, quando ha appreso che Özpetek aveva «bisogno di un volto preciso per poter scrivere al meglio la sceneggiatura”. Lo stesso regista, grande ammiratore della nostra bella Partenope, afferma che, in “Napoli Velata” si coniuga, in un substrato pagano che accorda le tradizioni folkloristiche antiche e moderne.

Federico Orsini



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