Napoli, manifestazione di solidarietà per le vittime di abusi dei sacerdoti

Il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe aveva preso atto del faldone di 1233 pagine consegnato alla Cancelleria della curia partenopea

preti inchiesta incontri a luci rosse“Domani, sabato, porterò la mia solidarietà alle vittime di abusi commessi da sacerdoti che hanno deciso di protestare nei pressi del Duomo di Napoli per chiedere chiarezza sui procedimenti canonici in corso contro i presunti colpevoli”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “è necessario fare chiarezza anche nell’interesse della stessa Chiesa che deve difendere i tanti sacerdoti che svolgono nel migliore dei modi possibile il loro compito, diventando, spesso, anche un baluardo di legalità e speranza nei quartieri più difficili.




E’ anche per loro, oltre, naturalmente, che per le vittime degli abusi, che va fatta chiarezza per non lasciare ombre sulla Curia e sulla Chiesa napoletane”. Tempo addietro era stata data la notizia ufficiale della trasmissione del dossier ,che denuncia l’esistenza di presunti preti gay nella Curia napoletana , alle autorità ecclesiastiche del Vaticano. Il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe aveva preso atto del faldone di 1233 pagine consegnato alla Cancelleria della curia partenopea. Era apparso inequivocabile il comunicato della Curia di Napoli in merito alla brutta vicenda : “ Al di là del fatto che, nel documento, non figurano nomi riconducibili alla Diocesi di Napoli, resta la gravità dei casi denunciati per i quali, qualora accertati, coloro che hanno sbagliato devono pagare e devono essere aiutati a pentirsi per il male fatto”.




I casi di presunta omosessualità coinvolgerebbero 34 sacerdoti e 6 seminaristi. L’opinione pubblica attende che sia fatta piena luce su una questione delicatissima che non deve ledere l’immagine dei tanti ministri di Dio che quotidianamente si adoperano, spesso mettendo a repentaglio la loro stessa incolumità, per strappare ragazzi alla strada, per salvare giovani esistenze dalle spire ciniche della camorra. Sarebbe assurdo generalizzare prestando il fianco a chi ha interesse a screditare l’operato dei sacerdoti : al contrario occorre procedere con grande cautela al fine di fare giustizia da un lato e impedire dall’altro squallide strumentalizzazioni che sortiscano l’effetto di favorire enormemente le strategie di chi vive al di fuori della legge.

Alfonso Maria Liguori



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