“Il lavoro come obiettivo centrale; sviluppo delle immense risorse naturali; termalismo e cantieristica pietre miliari; commercio e turismo per creare occupazione; lotta di liberazione contro la camorra che attrae giovani uomini e donne e che frena lo sviluppo. Questa la sintesi del mio pensiero, questo il percorso asciutto e concreto con cui cercherò di far convergere forze sane ed affidabili e mettere fine al toto sindaco”. Così Gaetano Cimmino, leader uscente del centrodestra in consiglio comunale a Castellammare di Stabia.
“L’incoraggiante e significativo consenso pervenutomi da tanti miei concittadini – ha continuato Cimmino – mi ha indotto a comprendere meglio quanto sia viva in città l’attenzione per una programmazione fondata su un percorso chiaro e definito e non su intenzioni e promesse. Questa attenzione trova riscontro nel metodo da me adottato nel corso del mio mandato di consigliere comunale di opposizione. Un’opposizione costruttiva e svolta nell’unico ed esclusivo interesse della città.
Metodo che mi ha portato alla ricerca dell’intesa con le altre componenti della minoranza. Ora, mettendo al bando le vecchie liturgie, è forte la mia aspirazione a realizzare la convergenza di ogni forza sana e affidabile, singola o plurima, su un percorso programmatico che evidenzi non quello che si vorrebbe fare ma solamente quello che si può e si deve fare. Un percorso asciutto e concreto che tra il termalismo e la cantieristica abbia, come sue pietre miliari, lo sviluppo delle immense risorse naturali di cui gode la città. Risorse da portare dal tunnel della crisi che ha messo in ginocchio tutte le strutture produttive. Il commercio nel turismo deve poter ritrovare la sua linfa vitale, un valore aggiunto.
Il fulcro di questo ragionamento è il lavoro, specialmente per i giovani, uomini e donne, consentendo loro di respingere gli allettamenti della camorra, contro la quale va combattuta una vera e propria lotta di liberazione. Accogliendo con vivo gradimento l’invito rivoltomi da Massimo De Angelis, e nel rispetto di ogni altrui estrazione, porterò questo pensiero al confronto con le componenti dell’area politica di cui è il portavoce. Il confronto deve avvenire al più presto: sia per favorirne il richiamo aggregante, sia per porre fine al toto sindaco con le sue negative ricadute popolari sulle politica e sulle istituzioni”.