“ La melodia classica napoletana quale linguaggio universale di solidarietà e pace nel mondo”: un messaggio di speranza quello lanciato di Rosanna Cassini, cantante partenopea da 20 anni impegnata nell’esprimere emozioni e sentimenti ,attraverso la musica, di una Napoli che sembra accusare il colpo di una modernità forse recepita solo nell’accezione negativa del termine.
“ In una parentesi storica così particolare- ha precisato Cassini-quale quella attraversata dalla comunità europee più volte colpite da attentati terroristici figli di politiche estremiste e violente la musica può assumere un ruolo fondamentale, portare i valori umani di Napoli, attraverso le note di immortali composizioni, alle nuove generazioni che devono imparare ad amare e credere nella positiva sinergia tra etnie diverse. Ognuno di noi, nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche, è oggi chiamato ad offrire il proprio contributo alla causa: non si può assistere passivamente a quanto di orrendo sta accadendo in Europa .
In tal senso, come ho avuto modo più volte di precisare, sarebbe opportuno creare dei laboratori nelle scuole , nelle associazioni, nelle accademie culturali disseminate sul territorio patrocinati dalla Regione che consentissero ai nostri ragazzi di cimentarsi nella musica ritrovando sound e testi solo anagraficamente datati ma sempre incredibilmente attuali. Progetti artistici che potrebbero poi valicare i confini geografici del Paese per gemellarsi costruttivamente con realtà culturali diverse.
Sono fermamente convinta del fatto che l’odio si combatta insegnando ad amare, a lavorare insieme per crescere qualitativamente all’interno della cosiddetta società civile che non deve avere argini o limitazioni di sorta. Artista nota e stimata in città Rosanna Cassini è stata sempre particolarmente sensibile alle tematiche sociali e profondamente innamorata di una città che deve tornare a credere in se stessa : “ Napoli – ha concluso Cassini- ha le potenzialità per divenire rampa ideale dalla quale lanciare testimonianze di solidarietà, amore per la cultura e l’arte intesa a 360° di contro a chi sbandiera sempre più frequentemente anche sui social politiche di morte.
In tal senso sarebbe auspicabile una sempre maggiore collaborazione con gli Enti Istituzionali al fine di promuovere manifestazioni pubbliche e attività di laboratorio che consentano ai giovani talenti artistici di farsi conoscere, di trasformare in missione filantropica una passione legata da sempre alla storia stessa di Napoli”.
Alfonso Maria Liguori