Arrestato dalla polizia a Napoli un 24enne libico con un passato da guerrigliero

In un centro di accoglienza partenopeo, voleva dei farmaci anche senza prescrizione e dopo il rifiuto ha danneggiato la medicheria e ha anche aggredito alcuni poliziotti

Un passato da militare libico, poi da guerrigliero, poi ancora da immigrato arrivato a Lampedusa e in seguito a Napoli come richiedente asilo. Ieri, in un centro di accoglienza partenopeo, voleva dei farmaci anche senza prescrizione e dopo il rifiuto ha danneggiato la medicheria e ha anche aggredito alcuni poliziotti che erano intervenuti. Sarà processato, stamattina, con rito per direttissima un immigrato di 24 anni arrestato dagli agenti del commissariato di Polizia Vicaria-Mercato, perché responsabile dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento.




E’ stata una telefonata al 113 ad allertare la polizia dopo che era stato aggredito il responsabile dell’associazione che ospita gli immigrati. Alla vista degli agenti, si è scagliato contro lanciandogli suppellettili e provocando così lesioni guaribili tra i 5 ed i 10 giorni. Con non poche difficoltà, gli agenti hanno bloccato il cittadino libico arrestandolo e conducendolo alle camere di sicurezza della Questura.




Non si allenta l’attenzione delle forze dell’ordine nei confronti degli immigrati con particolare riferimento alla prevenzione di atti violenti o possibili attentati terroristici. Una prevenzione basata sull’’ottimo lavoro di intelligence svolto dalle forze dell’ordine sul territorio a tutela della pubblica sicurezza e dell’incolumità dei cittadini che soprattutto in alcune aree di Napoli vivono praticamente circondati da extracomunitari spesso irregolari.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.