Camorra, arrestati i fratelli Inquieto: il loro patrimonio riconducibile ai Casalesi

Un successo delle istituzioni nella lotta al crimine organizzato: la fazione cosiddetta dei Casalesi rappresenta ad oggi uno dei rami più potenti e violenti del sistema che conta

Con l’operazione della DIA eseguita ieri, che ha portato all’arresto dei fratelli Inquieto e all’individuazione di un ingente patrimonio in Romania, è stato dato un colpo ferale ,secondo gli inquirenti , alla fazione del clan dei Casalesi facente capo all’ex boss Michele Zagaria. La stima dei beni è ancora in corso ma ammonterebbe a qualche centinaia di milioni di euro. Il patrimonio individuato è riconducibile all’ex boss e gli arrestati : si tratta di Giuseppe Inquieto, 48 anni, di Aversa e Nicola Inquieto di 43 anni, residente in Romania e catturato con un mandato di arresto europeo.




I due sono fratelli di Vincenzo Inquieto, colui che aiutò Zagaria nell’ultimo periodo dei suoi 16 anni di latitanza, fino all’arresto nel bunker di via Mascagni a Casapesenna . Le indagini su Zagaria sono iniziate 10 anni fa, quando l’allora procuratore aggiunto della DDA, Franco Roberti, le affidò al giovane Pm Catello Maresca che riuscì ad arrestarlo il 7 dicembre 2011. Un successo delle istituzioni nella lotta al crimine organizzato: la fazione cosiddetta dei Casalesi rappresenta ad oggi uno dei rami più potenti e violenti del sistema che conta.




Ramificazioni ovunque sul territorio nazionale e all’estero, amicizie eccellenti nel mondo della mala politica, dell’imprenditoria collusa e degli infedeli servitori dello Stato hanno fatto dei Casalesi un’organizzazione a delinquere in grado di muovere attraverso i traffici illeciti cifre da capogiro abilmente rinvestite in società create ad arte da insospettabili professionisti al soldo dei boss.

Alfonso Maria Liguori

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Alfonso Maria Liguori
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.