Il 5 giugno 2018, la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 3 soggetti, esponenti del clan camorristico dei “Lo Russo”, operante nei quartieri di Miano, Piscinola e Chiaiano, ritenuti responsabili, di omicidio, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, delitti aggravati dall’art. 7 legge 203/91.
Le indagini, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico di Luigi Cutarelli, nato a Napoli il 5 maggio del 1995, Antonio Buono, nato a Napoli il 6 gennaio del 1980 e Vincenzo Carrino, nato a Napoli 24 febbraio del 1994, tutti già detenuti, i quali si sono resi responsabili dell’omicidio di Giuseppe Calise consumato nel rione don Guanella il 4 febbraio 2016.
Le dichiarazioni del capoclan Carlo Lo Russo e soprattutto del suo uomo di fiducia Mariano Torre che di recente ha maturato la scelta di collaborare con la giustizia, riscontrate dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile, hanno consentito di far piena luce sul movente dell’efferato delitto, sui mandanti e sugli esecutori materiali, destinatari del provvedimento restrittivo eseguito.
L’omicidio si colloca nell’ambito dello scontro, in atto all’epoca dei fatti, tra il clan Lo Russo e il clan operante nel rione Don Guanella, capeggiato da Walter Mallo.
La decisione di uccidere Giuseppe Calise fu presa da Carlo Lo Russo il quale aveva il sospetto che la vittima stesse offrendo un appoggio logistico al citato Walter Mallo.