Nuovo successo per Festa a Vico: una festa popolare, di eccellente qualità, una grande vetrina del cibo italiano.

Festa a vico, un momento “alto”

Giunta alla sedicesima edizione Festa a Vico ha raggiunto gli obiettivi prefissati dal fondatore, lo chef stellato Gennaro Esposito.

Affermato ancora una volta il volto solidale di una grande manifestazione. I fondi raccolti sono stati destinati alla parrocchia dei santi Ciro e Giovanni e all’istituto comprensivo costiero di Vico Equense per la sola serata di domenica, Alts, Fondazione Pro, Noi con Voi per Le Mici e Sos Santobono per tutte e tre le serate della Festa.

Domenica la città è stata invasa da tanti turisti per visitare la kermesse della Repubblica del Cibo. Le persone hanno affollato le strade di Vico Equense addentrandosi nelle botteghe, nei giardini e nei cortili che hanno ospitato gli oltre 120 chef intenti a cucinare i loro piatti per un pubblico curioso ed appassionato.

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120 chef provenienti da tutto il mondo. Presenze dalla Francia, dagli Usa, dal Regno Unito. E proprio dal Regno Unito è tornato nella sua terra natia Michele Arcangelo Falciano, sarnese e membro della squadra dello chef Alain Ducasse, uno dei più famosi al mondo.

Lavora attualmente al ristorante Rivea del Bulgari Hotel a London City. Ricopre il ruolo di Sous-Chef e affianca lo chef Antonio Corsaro.

Come lo scorso anno, anche domenica il giovane sarnese ha partecipato all’importantissimo evento “Festa a Vico”.

Lo chef originario di Sarno ha presentato un piatto innovativo e fedele alla tradizione della sua città.

Si tratta di una ricciola del Mediterraneo, marinata in una soluzione di zucchero, sale, pepe in grani e scorza di limone, con pesto di finocchietto selvatico, una sifonata di mozzarella di bufala campana D.O.P., del tarallo sarnese, finocchi di mare, e una salsa soffice ai limoni della penisola sorrentina.

Insomma, un piatto vesuviano nel sapore e negli ingredienti: dal tarallo di Sarno all’utilizzo di erbe e aromi propri della penisola sorrentina, frutti di una terra resa fertile dalla presenza del gigante buono.

“E’ stato un onore per me partecipare a questa festa: dopo l’esperienza maturata negli anni tra Praga, Parigi, Londra, Monaco e l’Argentina è sempre un bellissimo piacere toccare con mano la mia terra anche nell’arte culinaria”.

Clelia Pellegrino

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