Fucina di valori morali per tanti giovani che guardano alla Fede quale deterrente alle ciniche lusinghe della strada : sotto l’egida di questa altissima missione di conversione la Chiesa Apostolica Italiana, comunità di Ercolano, continua ad essere un sicuro punto di riferimento per le nuove leve indigene . Abbiamo già evidenziato come si parli di persone che si confrontano attraverso il comune messaggio d’amore e perdono contenuto nei testi sacri, mai proclamandosi superiori o diversi dal prossimo ma semplicemente uomini e donne che nel corso della propria vita hanno incontrato Dio mutando profondamente le proprie esistenze.
Con umiltà , pacatezza e decisione al tempo stesso il Pastore Gaetano Riccio guida questa nave di speranza che naviga verso principi di pace e rinascita interiore. Un uomo che ha sempre vissuto a contatto con la realtà che lo circonda sapendo trasmettere speranza a chi si sente solo e schiacciato magari dal peso delle sue stesse colpe. Chi scrive è testimone della discrezione del Pastore Gaetano Riccio che non ha mai cercato visibilità mediatica o riflettori pubblici ad ogni costo . La Chiesa Apostolica Italiana , comunità di Ercolano, rappresenta una risorsa immensa per la comunità degli scavi : riscalda il cuore l’idea che in una città per decenni tormentata dal crimine organizzato e da inefficienze di ogni genere esistano persone che con abnegazione, senso di responsabilità e amore per i luoghi siano sempre disponibili nell’aiutare i giovani ercolanesi a crescere nei valori di pace e amore . Il figlio del Pastore Gaetano Riccio, Ciro è bandiera del messaggio positivo professato da chi non ha mai perso fiducia in Cristo e nello Spirito Santo : giovane educato , leale e sempre pronto a offrire il proprio contributo alla crescita qualitativa del paese.
Giovani come Ciro devono essere d’esempio per chi è stato abituato a giudicare con troppa facilità, a rapportarsi in modo sufficiente con chi gli vive accanto senza chiedersi mai se parte delle difficoltà attraversate dal paese possano dipendere anche dalla sua indifferenza, dal suo immobilismo. Grazie Pastore Gaetano Riccio : il vesuviano, e non solo, ha bisogno di testimonianze come la sua che non si perdano nella retorica o negli ipocriti comizi ma mirino a raggiungere nel profondo l’animo di chi condivide con lei questo cammino terreno.
Alfonso Maria Liguori