Attimi di panico a Pompei. “Attentato in Cartiera”, ma era solo una rissa

Un cestino scagliato contro un negozio e l'allarme antincendio attivato involontariamente hanno scatenato un incontrollato fuggi fuggi che fortunatamente non ha causato feriti

Tutto è avvenuto intorno alle 19,00 quando si è diffusa la notizia di un “attentato”, di armi estratte da alcune persone all’interno della galleria commerciale pompeiana.

Il panico si è diffuso in pochi secondi e un fiume di persone, per lo più famiglie con bambini che approfittavano dell’aria condizionata dell’area commerciale per sfuggire all’afa del pomeriggio, si è riversato in pochi minuti, dal piano superiore, verso le vie di fuga per guadagnare l’uscita. Il rischio era proprio che qualcuno si facesse male proprio nella folle fuga.

La verità dei fatti però era tutt’altra. Proprio al centro della galleria due uomini dall’apparente età di trent’anni, sembra abbiano dato vita ad una violenta lite e l’inevitabile “telefono senza filo” aveva fatto lievitare la rissa in attentato con tanto di armi.

Uno dei due uomini nel corso del diverbio sfociato in breve nella rissa, avrebbe sollevato e brandito uno dei cestini per l’immondizia disseminati lungo la galleria commerciale e successivamente lo avrebbe scagliato in uno dei negozi. Nel corso della rissa uno dei sensori antincendio presenti lungo la galleria è stato rotto dai due uomini facendo sì che partisse la sirena antincendio che ha moltiplicato la paura di quanti affollavano i lunghi corridoi della Cartiera. A quel punto qualche negozio calava le serrande e partiva un incontrollato fuggi fuggi.

“Abbiamo aperto le uscite di sicurezza per permettere alla gente di non accalcarsi alle scale mobili e agli ascensori e guadagnare in sicurezza l’uscita. Erano in troppi e con troppi passeggini e bimbi piccoli. Il panico avrebbe potuto portare conseguenze veramente più pesanti” ha dichiarato uno degli esercenti del primo piano.

Sul posto carabinieri e una volante della polizia sopraggiunta in brevissimo tempo, mentre tra quanti abbandonavano il centro commerciale e quanti, ignari di tutto, vi si recavano, si creava un fiume di autovetture che bloccava le vie di accesso come accade nei giorni festivi di massimo afflusso. Tutto intanto tornava alla normalità in pochi minuti.

“Purtroppo – hanno aggiunto gli operatori commerciali della Cartiera – il tutto è stato gestito male. Bastava annunciare quanto stesse accadendo dagli altoparlanti e gli animi si sarebbero rasserenati immediatamente, invece si è dato spazio al passaparola che ha ingigantito quanto stava accadendo sfiorando veramente la tragedia. E’ vero che siamo nel centro di Pompei e che in breve tempo le forze dell’ordine raggiungono il centro commerciale, ma ci sarebbe bisogno di maggiore presenza di polizia in questa che è diventata una punto di incontro, la più frequentata piazza pompeiana. Le risse possono accadere ovunque, tanto più in un posto dove si recano migliaia di persone in particolare in questo periodo di vacanze”.

Filippo Raiola

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