Che succede ad Ercolano? Ecco l’opera professionale e tempestiva della Cgil

Fatti, non supposizioni, ampiamente documentati e sostenuti dalla Cgil nelle sedi istituzionali di pertinenza a difesa della legalità e dei lavoratori

comune ercolanoChe succede ad Ercolano? Grazie all’opera professionale e tempestiva della Cgil sono emerse all’interno dell’amministrazione comunale una serie di gravi anomalie che ad oggi restano tali . Il ruolo di dirigente agli affari generali ricoperto dal dott. Francesco Zenti che renderebbe lo stesso incompatibile con la carica di Comandante della Polizia Locale in quanto di fatto controllore di se stesso, analoga condizione in cui verserebbe il Segretario Generale del Comune di Ercolano dott. Ferdinando Guarracino essendo da un lato responsabile dell’anticorruzione e dall’altro dirigente all’avvocatura. E ancora la sentenza emessa contro il Comune per atteggiamento antisindacale con conseguente annullamento degli atti relativi all’esternalizzazione dei servizi, tra cui quello della riscossione tributi attualmente gestita dalla società Andreani, inapplicata.




Fatti, non supposizioni, ampiamente documentati e sostenuti dalla Cgil nelle sedi istituzionali di pertinenza a difesa della legalità e dei lavoratori. Eppure ad oggi nessun provvedimento è stato preso dagli organi competenti nei confronti della stessa amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Buonajuto. Proprio Buonajuto si era più volte espresso sulla necessità di rispettare le sentenze e il lavoro dei magistrati. Ci chiediamo allora come mai nulla si sia mosso nonostante le vicende sopracitate siano da tempo di dominio pubblico. Un brutto segnale per gli onesti contribuenti e per gli stessi dipendenti comunali disorientati dallo strano immobilismo . Lecito domandarsi a questo punto chi controlla il controllore e da quale parte giungano i venti di intoccabilità che palesemente aleggiano su Ercolano.




Il paese necessita di trasparenza operativa e unità d’intenti per dare vita ad un processo rinnovativo degno di tale appellativo, processo che coinvolga l’intera comunità e non solo poche fasce della stessa. “ La legge è uguale per tutti” : in nome di questo sacro santo principio ci si augura che quanto prima vengano adottati i provvedimenti del caso da parte di chi istituzionalmente è preposto a tale compito . Il tutto perché ogni cittadino onesto possa sempre riporre massima fiducia nella Giustizia . In caso contrario l’Ente è chiamato a smentire determinati fatti e a farlo in modo inequivocabile e tempestivo.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.