Sembra continuare la telenovela dal titolo “L’infinita storia del Puc di Volla”, un racconto dai tratti epici che accompagna la vita politica vollese da almeno una decina di anni, e forse più. Ma adesso il termine improrogabile sarà quello del 31/12/18. Entro la fine dell’anno bisognerà obbligatoriamente che il comune vollese lo realizzi per scongiurare l’arrivo di un commissario “ad acta” che al di là della volontà politica lo realizzerà e, al di là di un “lieto fine”, metterà la parola “fine” alla cosiddetta storia infinita.
“I rappresentanti di Fratelli d’Italia sono preoccupatissimi per la questione Puc perché dal 6 settembre, data in cui il consiglio comunale ha approvato la delibera per la redazione di un nuovo Piano Urbanistico Comunale, tutto sembra essersi arenato”. A parlare è il vice presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Annone che, come già sottolineato proprio in quella seduta della pubblica assise, rimarca il rischio che il comune sta correndo a fronte di settimane perse senza atti concreti da parte degli uffici comunali dati i tempi che già al momento dell’approvazione della delibera erano oggettivamente stretti.
“L’Ufficio Tecnico Comunale doveva dare l’incarico ad un tecnico esterno per preparare tutto l’iter per approvare il Puc entro il 31 dicembre. E qui si concretizza la nostra preoccupazione proprio perché dal 6 settembre nulla è stato ancora fatto”.
La volontà politica di realizzare il Piano Urbanistico era stata votata in consiglio comunale. In seguito a quel voto si sarebbero dovute attivare alcune procedure per giungere in tempi stretti alla redazione dello strumento urbanistico. Primo passo, appunto, sarebbe stato quello di dare l’incarico al progettista di Puc e Vas. A seguire bisognava predisporre i relativi piani di settore.
“Il passo successivo – aggiunge Annone – sarebbe stato l’obbligo da parte del Comune creare una commissione capace di valutare l’impatto ambientale e di realizzare un rapporto preliminare. Dagli esiti del lavoro di questa commissione, l’amministrazione dovrebbe redigere il rapporto ambientale che costituisce parte integrante del Piano da adottare in giunta, adozione che dovrà tener in conto anche i piani di settore e il piano rischio Vesuvio. Il tutto sempre entro il 31 dicembre 2018”. Successivamente ci sarà un ulteriore anno per osservazioni e ulteriori interventi per definire il Piano Urbanistico di cui la citta di Volla ha bisogno.
“Come opposizione, già il 6 settembre – conclude Annone – abbiamo sottolineato questa nostra perplessità in merito al poco tempo a disposizione per evitare un ulteriore commissariamento alla nostra città. Un commissariamento per la realizzazione di un Puc praticamente calato dall’alto e da un commissario che non conosce le reali esigenze del paese. Oggi siamo veramente preoccupati dato che ci siamo resi conto che l’Ufficio Tecnico è rimasto praticamente a quel 6 settembre. In pratica tutto fermo a fronte di un paese fortemente trasformato negli ultimi anni e quindi totalmente da ristudiare per la realizzazione dello strumento urbanistico da realizzare. Noi vogliamo il Puc di Volla con la partecipazione di tutti e di tutte le associazioni e categorie che vivono la nostra città”.
Pochi mesi per raggiungere un obiettivo che Volla e i vollesi attendono da anni. La speranza è quella che finalmente il Puc veda la luce e grazie al lavoro dell’amministrazione, alla volontà della politica e alle esigenze della città. Sarebbe un vero peccato perdere ancora un’occasione.
Ivan di Napoli