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Traffico d’armi e “girate” nel sistema di Secondigliano: i clan si starebbero preparando ad una nuova guerra

Traffico d’armi e “girate” nel sistema di Secondigliano : i clan si starebbero preparando ad una nuova guerra di camorra per la gestione assoluta degli affari illeciti sul territorio, con particolare riferimento allo spaccio di stupefacenti. Una tesi accreditata da alcune stese registrate nei giorni scorsi in seguito alle quali sarebbe stato danneggiato anche l’ingresso di un edificio che ospita la casa discografica di un noto artista neomelodico , Tony Colombo. Il cantante sarebbe sentimentalmente legato a Immacolata Rispoli, vedova del super boss Gaetano Marino, trucidato tempo addietro in un agguato di camorra compiuto sul litorale di Terracina. L’eccellenza dei nomi in questione e il calibro dell’omonimo clan creato proprio da Gaetano Marino, alias “ Genni mecchei” non sarebbe sfuggita agli inquirenti che manterrebbero comunque il massimo riserbo sulle indagini.




Il timore è che Marco Di Lauro, attuale primula rossa del sistema e figlio del ras Paolo , alias “Ciruzzo o’milionario”, approfittando di spaccature all’interno dei cosiddetti “scissionisti” possa essere tornato a Secondigliano pronto a sferrare un attacco decisivo agli storici rivali. Radio Mala lo descrive come attento stratega, capace imprenditore , diverso dal più impulsivo fratello Cosimo, per molti causa dell’irreparabile rottura all’interno di quello che una volta era il potente sodalizio criminale dei Di Lauro. A Cosimo Di Lauro verrebbe attribuita la responsabilità di aver voluto sostituire pezzi da ’90 storici dei Di Lauro, del calibro di Cesare Pagno, alias “Cesarino” e Raffaele Amato, alias “a’ vicchiarella”, con suoi giovani fedelissimi.




L’area nella zona è rovente : la gente teme che gli eventi possano precipitare da un momento all’altro gettando Secondigliano e i paesi limitrofi nel clima di terrore che per anni ha fortemente penalizzato gli onesti cittadini che animano i luoghi. Della serie : in casa camorra non esistono perdoni o riconciliazioni, soprattutto quando in ballo ci sono milioni di euro frutto dello spaccio di stupefacenti. Cifre da capogiro per le quali i clan sarebbero pronti a iniziare una nuova faida che questa volta potrebbe portare all’annientamento completo di una delle 2 fazioni.

Alfonso Maria Liguori



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