Con la mostra “Il Corvo e il deserto”, il 17 gennaio inaugura il Museo di Sant’Antonio Abate

Il Corvo e il Deserto” è un percorso artistico-evocativo, ideato da Claudio Rodolfo Salerno, presidente dell’IDSN, che attraverso installazioni video e sonore ripropone gli elementi identitari fondanti la comunità Abatese

Con la mostra scientifica “Il Corvo e il Deserto; Storia Identitaria delle popolazioni della Valle del Sarno” verrà inaugurato giovedì 17 gennaio, alle ore 11:00, all’interno dei locali dell’antica Chiesetta di Sant’Antonio di Vienne, il museo permanente di Sant’Antonio Abate.

Il progetto, fortemente voluto da Anna Iolanda D’Antuono, assessore alla cultura del Comune di Sant’Antonio Abate, è stato realizzato dall’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali e finanziato grazie al progetto “Pummarock Fest” – Paesaggi sonori – arte, cultura e Tradizioni -Un intervento coofinanziato dal POC Campania 2014/2020 (Rigenerazione Urbana politiche per il Turismo e la Cultura) .

Finalmente anche Sant’Antonio Abate racconta la sua storia offrendo il proprio patrimonio culturale ed entrando così a far parte, per la prima volta, di quell’Italia in cui la cultura rappresenta una fonte di ricchezza .

Il Corvo e il Deserto” è un percorso artistico-evocativo, ideato da Claudio Rodolfo Salerno, presidente dell’IDSN, che attraverso installazioni video e sonore ripropone gli elementi identitari fondanti la comunità Abatese: le preesistenze di epoca romana con il ritrovamento della Villa Cuomo; l’Antica Chiesetta di Sant’Antonio da Vienne, intorno alla quale si strinse la comunità devota a Sant’Antonio Abate; il rapporto con l’acqua che ricorda in origine la natura paludosa del territorio e i numerosi canali che lo ‘attraversavano.

Suggestivo è un parallelepipedo di plexiglass, contenente sabbia del deserto, per ricordare i luoghi ove aveva vissuto il Santo.

Una mostra fotografica, in sintonia con una narrazione sonora, evidenzia come incidono sulle popolazioni i cambiamenti climatici. La storia prende spunto da un’esperienza socializzante, durata oltre mezzo secolo, di un’altalena legata al ramo di un grosso pioppo che attraversava le sponde del fiume Sarno, permettendo all’altalena di pendere proprio al centro del fiume.

I materiali scientifici, catalogati e mostrati in un video descrittivo, diventano poi materia per un video-art evocativo.

Il museo resterà aperto nei prossimi giorni grazie alla collaborazione degli studenti del Liceo Scientifico “E. Pascal” sede distaccata di Sant’Antonio Abate, che faranno da Cicerone ai visitatori.

Il lavoro è un work in progress e continuerà, nei prossimi mesi, ad arricchirsi di esperienze e contenuti.

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