Questa mattina alcuni degli sfollati del complesso monumentale Santa Maria del Popolo degli Incurabili hanno violato i sigilli occupando gli appartamenti interdetti per ragioni di sicurezza.

“Chi ci ha messo in questa situazione insostenibile ci porta sulla coscienza!”. Così le persone esasperate dalla deportazione a Sant’Anastasia e dall’assenza dei vigili del fuoco perfino per consentire loro di recuperare i propri effetti personali. Le 21 famiglie del complesso degli Incurabili hanno prima bloccato l’accesso ai turisti al cortile storico e poi hanno aperto il portone e sono rientrate nelle proprie abitazioni, principalmente donne e bambini.

Queste persone non vogliono vivere in un palazzo ritenuto pericolante. Pretendono sia di essere immediatamente riportate a Napoli, sia che si costituisca subito un tavolo interistituzionale con Regione, Comune e Asl per approntare una soluzione alloggiativa degna nel mentre le loro case non siano messe in sicurezza per riaccoglierli di nuovo.

Non vogliono essere loro a pagare il prezzo delle responsabilità di chi doveva monitorare e salvaguardare uno dei beni storici e architettonici più importanti d’Europa e che invece non lo ha fatto, mettendo a rischio la tutela di quel bene e la loro salute. Per questo chiedono un intervento in loro sostegno del Presidente Mattarella, in visita a Napoli.

“Un gesto scriteriato – dichiara Ciro Verdoliva commissario straordinario dell’Asl Napoli centro – che vanifica ogni sforzo fatto per garantire loro sicurezza e assistenza, per offrire sin da subito una soluzione abitativa provvisoria dignitosa”. “Stiamo assicurando assistenza dignitosa. Abbiamo costituito un ufficio dedicato con una linea ad hoc per soddisfare qualsiasi esigenza, assistenza psicologica, servizio navette. Sono inaccettabili i comportamenti che vogliono forzare i tempi tecnici per ottenere diritti che – anche se sacrosanti – devono essere garantiti dalle istituzioni competenti. Non accetto tali comportamenti anche se continueremo ad assicurare con il massimo impegno tutti gli sforzi per garantire una soluzione per gli aventi titolo al più presto”.

E.I.

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