Migranti a nuoto per sfuggire alla Guardia Costiera libica

"Quando qualcuno mette la sua vita in pericolo prendendo il mare e poi rischia ancora nuotando in pieno mare aperto per non essere riportato in Libia, ci dice che qualcosa non va con la politica dell'Ue in Cirenaica e nel Mediterraneo centrale" - ha subito dichiarato Medici Senza Frontiere

Durante una missione di ricerca al largo delle coste libiche sabato 11 maggio, l’aereo della ong tedesca Sea-Watch – il Moonbird – ha assistito a un tentativo di fuga disperato. Un migrante ha tentato di sfuggire alla Guardia Costiera libica

 

nuotando in pieno mare per salire a bordo di una nave commerciale presente in zona.

Un video, messo online dalla Ong Sea-Watch e girato dall’aereo mostra il migrante nuotare in pieno mar Mediterraneo desideroso di unirsi alla nave commerciale che si trovava a poche centinaia di metri da lui. L’ uomo è saltato dalla sua barca di fortuna all’arrivo della guardia costiera libica.

La nave commerciale, battente bandiera di Gibilterra, è stata in un primo tempo lontana dal nuotatore. I piloti del ‘Moonbird’ hanno quindi intimato via radio al rimorchiatore di non muoversi e di spegnere il motore, invitando l’equipaggio a prendere tutte le misure necessarie per salvare questa il naufrago.

“Rimettere queste persone alla sedicente guardia costiera libica, significa partecipare ad un respingimento internazionale illegale in Libia”, comunicano i piloti del Moonbird all’equipaggio della ‘Triton’. Come nave europea, siete responsabile di queste persone. Se li rimettete ai libici sarete tenuti a rispondere di questo atto ” – insiste la Ong.

L’ equipaggio ha finalmente lasciato che il migrante salisse a bordo, unendosi così ad altre due persone che probabilmente hanno raggiunto la nave la notte precedente, spiega la ong tedesca Sea-Watch.

Rispediti in Libia

Pochi minuti dopo, tuttavia, la guardia costiera libica è stata autorizzata a salire sulla nave a recuperare i tre migranti. Tutti sono stati probabilmente rispediti in Libia.

“Quando qualcuno mette la sua vita in pericolo prendendo il mare e poi rischia ancora nuotando in pieno mare aperto per non essere riportato in Libia, ci dice che qualcosa non va con la politica dell’Ue in Cirenaica e nel Mediterraneo centrale” – ha subito dichiarato Medici Senza Frontiere (Msf) su Twitter.

Negli ultimi giorni le partenze di migranti dalla Libia si sono accentuate. Più di 400 persone hanno preso il mare da giovedì scorso. La ripresa delle traversate può spiegarsi con le buone condizioni meteo e la volontà di sfuggire ai combattimenti violenti a Tripoli. Una situazione che preoccupa le Ong, sempre meno presenti al largo delle coste libiche, perché temono molti naufragi. Alla data del 14 maggio, solo il Sea-WATCH 3 naviga nella zona di ricerca e salvataggio.

E.I.

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