Ancora polemica social sulle piste ciclabili a Pomigliano: Russo risponde

Il primo cittadino risponde alle accuse di inadeguatezza del provvedimento sulle piste ciclabili pubblicando l'annuncio “Una rivoluzione culturale nella mobilità”

L’ordinanza emanata il 27 giugno dal Comune di Pomigliano ha predisposto, a partire dal 1 luglio, una serie d’interventi urbanistici per l’avvio ai cantieri delle piste ciclabili tra via Pascoli, via Manzoni ,via Trieste  e via Leopardi. I lavori nelle zone interessate hanno generato non poche difficoltà ai residenti, alcuni qualche giorno fa in segno di protesta si sono riversati in strada bloccando le ruspe. Il disagio è sorto durante la messa a punto delle piste per la consequenziale riduzione delle aree di sosta.

La popolazione pomiglianese si è divisa sull’argomento, scatenando un dibattito acceso sui social tra coloro che sostengono il “si” della linea ecologista seguita dal partito forzista di Raffaele Russo e i sostenitori del “no” che pur non essendo indifferenti allo status dell’ambiente e della salute ritengono che realizzare zone ciclabili e usare la bici in città non risolva i problemi legati all’illegale smaltimento dei rifiuti che bruciano costantemente nelle periferie abbandonate rendendo l’aria irrespirabile e chiedendo al sindaco soluzioni più incisive per contrastare il fenomeno delle polveri sottili presenti nell’aria  in una città come Pomigliano dotata di un significativo polo industriale.

Per i residenti in particolare le piste hanno sottratto spazio ai parcheggi e reso la percorribilità da una parte all’altra della città ancora più complicata se sommata alla restrizione sulle targhe alterne dell’ordinanza N 40/18 del settembre dell’anno scorso, anch’essa a misura d’ambiente che però non è stata risolutiva visto il risultato negativo degli ultimi controlli sullo stadio di inquinamento dell’area urbana pomiglianese elaborato dalla Comunità scientifica.

Lello Russo

Di recente l’amministrazione Russo ha risposto alle accuse di inadeguatezza del provvedimento, pubblicando un annuncio alla cittadinanza  dal titolo “Una rivoluzione culturale nella mobilità”, dove si elencano con chiarezza le motivazioni che hanno portato alla costruzione cosi massificata di piste ciclabili, scelta perfettamente in linea con il programma politico portato avanti dell’attuale sindaco in due lustri di governo.

Il manifesto rivolto ai cittadini sottolinea che, nonostante le ordinanze emanate negli ultimi anni per contrastare il feroce utilizzo delle auto in una piccola metropoli che vanta una popolazione di 40mila abitanti, il livello di guardia delle polveri sottili sfora ancora i 35 giorni in un anno, limite imposto dalla Comunità Europea . Quindi scoraggiare all’utilizzo dell’auto e sostituirla con la bici al di la delle stagioni e delle esigenze personali, è sembrato fondamentale per un cambio di mentalità che accumuni la cittadina meridionale ad altre metropoli italiane del centro nord, dove questo provvedimento è già in vigore da tempo.

Nonostante l’intervento dell’autorità cittadina la polemica social non si è sedata, in contro risposta sul portale trasparenza del Comune è stato pubblicato un nuovo avviso in cui si comunica ai cittadini che, nell’ambito della predisposizione del Piano Urbanistico Comunale in corso, si provvederà all’aggiornamento delle aree di parcheggio invitando gli stessi cittadini ad indicare presunte zone da poter destinare alle strisce blu.

Valutando lo spopolamento urbano legato all’esodo estivo e la disponibilità del sindaco ad ascoltare la voce dei pomiglianesi, per ora la polemica sembra essersi placata. Non resta che attendere la riapertura delle scuole e la ripresa della routine quotidiana per capire fino a che punto i pomiglianesi siano disposti ad abbandonare l’auto e girare in bici abbracciando la politica ecologista dell’amministrazione Russo.

Cinzia Porcaro

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