Koulibaly condanna il Napoli allo Stadium dopo un’incredibile rimonta

Gli azzurri passano da 0-3 a 3-3, ma l’autogol del senegalese in pieno recupero regala la vittoria alla Juventus

Una partita che ha dell’incredibile quella giocata all’Allianz Stadium da Napoli e Juventus, decisa, come un anno e mezzo fa da Koulibaly, ma stavolta a favore dei bianconeri.

Gli azzurri partono bene, dimostrando di voler fare la partita, ma un uno-due juventino micidiale porta la gara verso gli avversari: prima un contropiede imbastito da Douglas Costa e concluso da Danilo, poi un gran gol di Higuain (finta su Koulibaly e tiro di esterno destro sul palo lontano) scrivono 2-0 Juventus. Il Napoli scompare un po’ dal campo per il resto della prima frazione, ma nel secondo tempo scende in campo una squadra più decisa. Le occasioni da gol arrivano, ma fatalmente nel momento migliore arriva la terza rete bianconera, siglata da Cristiano Ronaldo (fino a quel momento poco incisivo, grazie all’ottima prova difensiva di Di Lorenzo).

La sfida sembra chiusa, ma il Napoli non demorde e la riapre in tre minuti con le prime reti in maglia azzurra di Manolas e Lozano, entrato ad inizio ripresa per l’infortunato Insigne e al debutto assoluto con i partenopei. A nove minuti dalla fine Di Lorenzo corona una partita quasi perfetta con l’inimmaginabile pareggio. Sembrava essere successo l’imponderabile con la straordinaria tripla rimonta, ma l’imponderabile in realtà doveva ancora accadere: al 92’ punizione da centrocampo relativamente innocua, Koulibaly tutto solo arriva sul pallone per il rinvio, ma lo svirgola e lo mette imparabilmente nel sette della propria porta. Una sceneggiatura degna di un thriller cinematografico, ma senza lieto fine.

Una serata storta senza dubbio, che mette già tre punti di distanza tra le due pretendenti allo scudetto e che ha lasciato impressioni negative, ma anche positive. Ancora una volta si mette in archivio una prestazione difensiva da rivedere, con Koulibaly, che, oltre alla sfortuna sull’autorete, sembra per ora lontano parente del difensore insuperabile delle passate stagioni, portando sulla coscienza le segnature di Higuain e Ronaldo (la seconda in condominio con Mario Rui). Ancora insufficiente la prova di Fabián Ruiz sulla trequarti, che è durata però soltanto 45 minuti, poiché Ancelotti da inizio secondo tempo è passato dal 4-2-3-1 al 4-4-2, riportando lo spagnolo a centrocampo e si sono viste le differenze di confidenza tra le due posizioni in campo. In difficoltà anche Mertens nel ruolo di punta centrale contro gli alti difensori juventini, facendo sentire la mancanza di un attaccante più fisicato come Milik o il nuovo acquisto Llorente, che avrebbero fatto senz’altro comodo in una partita come questa.

Da evidenziare però anche l’ottima reazione e il carattere della squadra che non ha mollato nemmeno dopo lo 0-3, ma che anzi si è spinta subito in attacco alla ricerca della rete che avrebbe riaperto i conti e che è poi puntualmente arrivata. Ottimo segnale il fatto che a mettere a referto i tre gol per il Napoli siano stati tre nuovi acquisti, testimonianza dell’ottimo mercato fatto quest’estate.

Il risultato non ha sorriso al Napoli, la Juventus è già tre punti avanti, ma la strada da percorrere è lunghissima. Ora arriva la sosta per la Nazionale che potrà permettere ad Ancelotti di registrare ciò che è da migliorare.

Salvatore Emmanuele Palumbo

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