Le memorie di Ernesto Falcon a Sorrento

Le pagine del volume ricostruiscono la storia della famiglia Falcon dal 1777 al primo conflitto mondiale in una lunga memoria in stile epistolare, che l’autore Ernesto Falcon, un militare di carriera vissuto tra il 1861 e il 1950, indirizza alle due nipoti orfane figlie del fratello

Il 12 settembre alle ore 19, a Villa Fiorentino, a Sorrento, si terrà la presentazione del volume ‘Le memorie di Ernesto Falcon’. Una storia di famiglia dalla Francia a Napoli e Sorrento nel lungo Ottocento promosso dal Comitato di Napoli dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano ed edito da Franco Angeli.
L’appuntamento, che si tiene con il patrocinio del Comune di Sorrento e della Fondazione Sorrento, vedrà i saluti di Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento  e Maria Teresa De Angelis, assessore alla Cultura del Comune di Sorrento e gli interventi di Annunziata Berrino dell’Università Federico II di Napoli, di Rosaria Crescenzio, del Ministero per i Beni e delle Attività Culturali, della curatrice della pubblicazione, Maria Ercolano, del Comitato di Napoli dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e di Gaetano Milano, amministratore delegato della Fondazione Sorrento. Modera l’incontro il giornalista Luigi D’Alise.
Le pagine del volume ricostruiscono la storia della famiglia Falcon dal 1777 al primo conflitto mondiale in una lunga memoria in stile epistolare, che l’autore Ernesto Falcon, un militare di carriera vissuto tra il 1861 e il 1950, indirizza alle due nipoti orfane figlie del fratello.
I Falcon sono originari della Francia meridionale e giungono in Italia con Clemente Falcon (1777-1860) agli inizi dell’Ottocento al seguito dei napoleonidi, fermandosi e radicandosi a Napoli negli appalti pubblici. Falcon collabora in continuità col governo borbonico ricevendone imponenti investimenti e divenendo un imprenditore molto presente a corte. La continuità dei Falcon presso la corte borbonica è rappresentata dal primogenito Gioacchino, segretario di re Ferdinando II, mentre il fratello Enrico, ingegnere e padre dell’autore delle Memorie, incarna l’anima più liberale. Questi nel 1842 si aggiudica all’asta un terreno ed una villa fuori dalle antiche mure di Sorrento dove impianta con la moglie nuove imprese moderne che vengono fortemente osteggiate.  
L’autore offre una lettura politica ed economica, ripercorrendo destini economici, idee politiche, rapporti matrimoniali e, al contempo, contribuisce ad un’importante riflessione sul periodo risorgimentale e sulle sue intrinseche contraddizioni. 
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