Roccarainola. Forno crematorio, sospeso bando

Comitato No Forno Crematorio: "Ad un giorno dalla scadenza del bando, l’amministrazione ha ascoltato la voce del popolo sospendendo la gara"

“Pur restando invariata la fiducia nella bontà del progetto, essendo questa amministrazione da sempre vicino alla gente e agendo sempre nell’interesse di tutti i cittadini, al fine di acquisire maggiori informazioni e documentazioni scientifiche e comprovate in merito alla eventuale realizzazione di un impianto di cremazione, la stessa intende costituire un tavolo tecnico, composto dal Sindaco, dall’Assessore al ramo, da un esperto di fiducia dell’Amministrazione, da un rappresentante ed un esperto del Comitato “No Forno” e da un componente dell’ARPAC. A tale fine ha sospeso in data odierna la procedura di gara per l’affidamento in concessione dei servizi cimiteriali con messa a disposizione di un’area per la realizzazione e gestione di una struttura per il ricevimento e cremazione di salme e resti mortali. A maggior sostegno della conoscenza della materia, con la delibera di Giunta è stato formulato indirizzo per l’incarico all’Università Federico II di Napoli, Dipartimento di Ingegneria chimica dei materiali e della produzione industriale, per uno studio circa l’impatto ambientale della realizzazione dell’impianto. Se quet’Amministrazione ha ripreso la procedura di affidamento già avviata dalla precedente amministrazione, è solamente perché nessun cittadino durante i tre anni dal primo bando aveva espresso nessuna insofferenza e inquietudine”.

Queste le motivazioni che sono alla base della determina del Comune di Roccarainola, datata 17 settembre 2019, che prevede la sospensione del bando di gara per la costruzione di un impianto di cremazione per salme e resti mortali.

Ieri intanto si è tenuto, presso il ristorante ‘7 Bell’ un’affollato convegno sul tema, organizzato dal comitato “No Forno Crematorio”, che ha visto la partecipazione di numerosi esperti e rappresentanti della comunità scientifica che si interessano del rapporto tra ambiente e salute.

Da diversi giorni il Comitato No Forno Crematorio a Roccarainola è impegnato in una campagna di raccolta firme per bloccare la realizzazione della struttura. Ad un giorno dalla scadenza del bando, l’amministrazione ha ascoltato la voce del popolo sospendendo la gara.

Nel corso dell’incontro, interessante è stato l’intervento del dott. Gennaro Esposito, medico Isde della sezione Napoli, che ha illustrato l’ultima relazione dei dati allarmanti di inquinamento che producono i forni crematori.

“I rischi sono tanti, le conseguenze sono tantissime e noi abitanti della Terra dei Fuochi stiamo già pagando in termini di morti precoci, malattie oncologiche, disturbi dello spettro autistico nei piccoli e tanti disturbi di cui sono affette le nuove generazioni che non possiamo permetterci più di azzardare a rischiare!”, commentano gli aderenti al comitato.

Un appello alla consapevolezza del bene comune è giunto dal sociologo dott. Alberto Russo di Cicciano che ha richiamato la necessità di un impegno costante e sistematico per promuovere la tutela dei nostri territori.

“La comunità locale è preoccupata per i rischi connessi al funzionamento degli inceneritori. La maggior parte dei cittadini sembra non volere questa struttura che non appare neanche come un servizio utile alla nostra comunità. Le richieste di cremazione non sono molte e poco vicino dai nostri territori è già presente un sistema che funziona. Sostegno ai fratelli rocchesi è giunto dal comitato no forno crematorio di Camposano che solo qualche mese fa ha portato avanti la medesima battaglia. Speriamo che i politici siano lungimiranti e diventino propulsori di servizi utili e finalizzati al benessere della comunità”.

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