ESPRESSOnapoletano: Vesuvio – a carna ‘a sotto e ‘e maccarune ‘a ‘coppa

ESPRESSOnapoletano©`- La voce di dentro di ogni NAPOLETANO, la voce del disagio, che Ciro Notaro amplifica per noi, con leggera ironia e la passione che anima i nostri articoli, negli appuntamenti settimanali.

Vesuvio – a carna  ‘a sotto e ‘e maccarune ‘a ‘coppa

In un tempo non tanto lontano, del Vesuvio non solo si parlava, lo si celebrava per la sua storia, per la bellezza paesaggistica, per la flora e la fauna.

Poeti e artisti lo dipingevano e decantavano… esaltandone l’aspetto romantico e sentimentale, per trasmettere un senso di appartenenza a questa splendida città… senza però tralasciare, la minaccia che rappresenta per il territorio.

La popolazione ci convive da sempre, consapevole della sua pericolosità e si affida al buon San Gennaro che ci protegge, pensando:

“Si avess’’a succerere… pacienza!”. Eh sì! ce la prendiamo con filosofia, quella che ci rende speciali agli occhi del mondo: “ch’âmma fa’… ‘e na manera s’’a dda muri!”.

Ma oggi, stu povero Vesuvio “ha fatto la fine dei tracchi. è fernuta ‘a carna ‘a sotto e ‘e maccarune ‘a ‘coppa (il senso profondo di tristezza che si cela in questa frase solo un napoletano di cuore potrà intenderlo).

Se ad un vulcano si associa l’idea di pericolo o paura ci sta pure! Ma sentirne parlare per l’abbandono, le discariche, la munnezza e sentire riportare la notizia di “cessi di porcellana” sversati lungo le strade (ne sono pieni i titoli dei giornali locali) proprio no !!!

Visto da lontano, il Vesuvio è ancora splendido, ma da vicino (e sulla maggior parte delle strade che portano verso la cima) é una vergogna!

Legambiente e Associazioni varie, monitorano l’area del parco Nazionale in cui sono presenti discariche autorizzate, ma non riescono a fare niente per l’abbandono fugace (fatto “fuienno  fuienno).

Chi non ha percorso queste strade, può solo immaginare il degrado in cui versano questi luoghi di ineguagliabile bellezza… e leggerlo dai giornali che danno attenzione al fenomeno dell’abbandono di ogni genere di manufatto già fa’ male assai…

ma ci sta un limite, una decenza… ‘E CIESSE NO !!!

La natura si ribella, si mortifica, perché trovarli proprio qui é inaccettabile!

Gli avvistamenti sono molteplici, un po’ ovunque, finanche (è stato riportato) a Pompei.

E allora… per quanti anni i rifiuti dovranno restare lì e noi dovremo assistere a questo scempio? Come faranno le Amministrazioni a contrastare questo fenomeno?

Smaltire illecitamente e indisturbatamente, per certa gentaglia, é troppo comodo e facile su un’area tanto vasta.

Forse tutte le domande un giorno, troveranno una risposta, ma intanto la mia coscienza si ribella e vuole rivolgere (con la voce del disagio) un accorato messaggio, ai profanatori e abbandonatori seriali.

FORZA DI GRAVITÀ

Dal Vesuvio a Terzigno…
Dal Vesuvio a Ercolano…
Dal Vesuvio a Pompei…

Si continua a depositare oggetti (diciamo d’arte) e il degrado, opera di pochi incivili, danneggia tutti. Spero che questo messaggio arrivi spedito alla loro coscienza, ammesso ne abbiano una…Ma dubito!

Ciò che è stato trovato a monte, é stato fotografato anche a valle.

Per rabbia (e con un po’ di fantasia) voglio stigmatizzare questo scenario sconvolgente, con un racconto bizzarro, tirando in ballo un fenomeno fisico, non prima però di scusarmi con l’egregio studioso.

La forza di gravità, studiata da Newton, è quella forza grazie alla quale moltissimi fenomeni cui assistiamo ogni giorno, possono essere spiegati… e proprio grazie a questa legge, proverò a spiegare in modo fantasioso, la dinamica di questi osceni ritrovamenti.

La gravità, per dirla in breve, é quel fenomeno fisico secondo il quale una cosa che sta SU…cade GIÙ.

Non ci meravigliamo, quindi, se quest’oggetto misterioso (che a mio parere identifica al pari di un selfie stampato su carta igienica il soggetto stesso che lo abbandona) da SOPRA…scivola pian piano GIÙ, fino alle falde del maestoso monte, rovinando l’immagine di due rinomate località turistiche (il Vesuvio e Pompei), oltre che la reputazione (agli occhi del mondo) della popolazione e del suo senso civico…

ed allora…aggi’’a sfucà ncopp’a stu fatto con… ESPRESSOnapoletano

“Disamorato (non conosco il nome tuo e ti chiamerò CESSO)… i tuoi selfie vanno differenziati!”

Io capisco, amico Cesso,
che ti vuoi fare pubblicità
per aver SU…CCESSO (appunto)

e sali sul Vesuvio a far
la foto…
ca speranza e’ ddiventa’
nu volto noto.

Ma non hai studiato… e la gravità
ha svelato la tua identità,
il tuo selfie t’ha sgamato scivalando a valle…
e s’è capit ca si O’CESS ‘e copp
e  n’OMM  senza palle”*

etihotrattato ©`

*licenza poetica.

Breve Nota per il profanatore:

Le tue foto, si depositano all’isola ecologica settore porcellana, dal LUN al VEN, ‪dalle 9.00 alle 18.00…LOTA !!!

END©`iro

A dar voce ai pensieri di Ciro in ESPRESSOnapoletano©`, la voce di un’artista della Compagnia teatrale PUNTO e BASTA, appassionata ed esperta nella recitazione, darà un tocco in più alla espressività del nostro risentimento.

PER CHI NON LEGGESSE BENE IL NAPOLETANO, Maria Rosaria Spiniello, lo declamerà per noi.

BUON ASCOLTO

Ciro Notaro
Ex funzionario Agenziadelle Entrate di Napoli,
scrive per passione e solidarietà al progetto #Legatialfilo©`
a favore della LEGA DEL FILO D’ORO

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