Sabato primo febbraio a Pompei il convegno dedicato al Cantaballo

Si tratta di una proposta didattica che si basa su canzoni inedite scritte e interpretate dalla stessa Cipriano

Studi e ricerche scientifiche riportano ogni giorno dati allarmanti sulla sedentarietà dei bambini, sui rischi dell’uso smodato della tecnologia nell’età evolutiva e sull’importanza dell’attività motoria. Fondamentali le raccomandazione dell’organizzazione mondiale della sanità che impone il divieto assoluto di restare fermi davanti ad uno schermo per i bambini da 0 a 2 anni, mentre dai 2 ai 4 anni i bimbi non dovrebbero essere mai lasciati per più di un’ora a guardare passivamente lo schermo televisivo, come quello di cellulari e tablet, raccomandando almeno tre ore al giorno di attività fisica.

Il primo febbraio alle 10, il Comune di Pompei ospita il convegno “Educare i bambini al movimento con creatività: nuove proposte didattiche”. Medici, docenti ed esperti rifletteranno sull’importanza del movimento nei bambini, che non è solo pratica sportiva ma soprattutto gioco libero e creativo. Sarà un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del movimento educativo nei bambini e sulla necessità di stimolare stili di vita sani che fanno bene a corpo e mente.

Ospite del convegno Rosa Cipriano, esperta di movimento creativo, immaginativo, ludico, espressivo che presenterà il Cantaballo, primi esercizi motori cantati e ballati per bambini. Si tratta di una proposta didattica che si basa su canzoni inedite scritte e interpretate dalla stessa Cipriano.

Attraverso il valore educativo della danza e della musica, il Cantaballo insegna ai più piccoli la gioia del muoversi in libertà. “Il 71% dei bambini di oggi preferisce trascorrere il proprio tempo libero utilizzando strumenti digitali come tablet, smartphone, pc, senza fare più esperienza di movimento – spiega Rosa Cipriano – Si parla di ‘analfabetismo motorio’, proprio per indicare il grave deficit dei bambini, che hanno difficoltà a compiere anche i movimenti di base come correre, saltare, arrampicarsi”.

“Eppure – continua l’esperta – il movimento è strettamente correlato allo sviluppo cognitivo: muovendosi il bambino impara a conoscere se stesso, migliora le capacità di relazionarsi con gli altri, sviluppa la propria intelligenza. Quando un fisico è mantenuto attivo anche il cervello ne giova. Il movimento non è solo pratica sportiva, nei bambini è soprattutto gioco libero e spontaneo”.

Durante il convegno, oltre a quella affidata a Rosa Cipriano, sono previste le relazioni di Immacolata Fatatis, specialista in medicina fisica e riabilitativa; Roberto d’Aniello logopedista; Angela Botta, medico-chirurgo; Anna Malinconico, sociologa; Carmen Palumbo, del dipartimento di Scienze Umane, filosofiche e della formazione all’università di Salerno; Debora Adrianopoli, dirigente scolastico a Vico Equense; Pasquale Iezza, dirigente scolastico a Lettere.

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